La sfida all’invisibile radiazione spaziale che complica l’avventura spaziale umana

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 Un giorno, quando astronauti in carne ed ossa porranno per la prima volta il piede sul pianeta rosso per missioni esplorative a lungo termine, dovranno affrontare un’invisibile radiazione proveniente dallo spazio che, sulla superficie di Marte, non sarà schermata dall’atmosfera e dal campo magnetico terrestre.

Sebbene si sappia molto sulle conseguenze delle radiazioni qui sulla Terra, le condizioni al di fuori del nostro pianeta pongono un diverso insieme di sfide, per cui potrebbe non essere sufficiente, anzi potrebbe addirittura essere nocivo, utilizzare i metodi di protezione convenzionali.

Gli scienziati della NASA stanno ora lavorando per determinare come questa radiazione colpisce il corpo umano per sviluppare sistemi adeguati per proteggere gli astronauti contro le violente “collisioni nucleari” che si verificano quando particelle ad alta energia penetrano nella schermatura e nel tessuto umano.

Sebbene sia noto molto sulle conseguenze delle radiazioni qui sulla Terra, le condizioni al di fuori del nostro pianeta nascono un diverso insieme di sfide, per cui basandosi sugli stessi metodi di protezione potrebbe infine rendere l'esposizione peggiore. È un'immagine dell'artista 

Queste collisioni, conosciute come collisioni nucleari, possono quindi dare origine a nuove particelle in quanto i nuclei in arrivo e la schermatura dei nuclei si rompono.

Secondo la NASA, ci sono tre fonti che danno origine alla radiazione spaziale.



  1.  Le cinture radioattive Van Allen: dove le particelle di radiazioni rimangono intrappolate intorno alla Terra
  2. Il sole: Durante i periodi di elevata attività solare o tempeste solari, il sole emette flussi elevati di radiazioni
  3. La radiazione cosmica galattica: Secondo gli esperti, questo tipo di radiazioni è il più preoccupante. Deriva da supernovae o da esplosioni stellari oltre il nostro sistema solare

 “Una delle maggiori sfide da affrontare per una missione su Marte sta nel proteggere gli astronauti dalle radiazioni“, ha dichiarato il dottor Lisa Simonsen, della NASA.

Non puoi vederle; non puoi sentirle. Non sai che sei sottoposto ad un bombardamento a base di radiazioni o, se lo sai, non tene accorgi“.

Secondo i ricercatori del programma di ricerca umana della NASA (HRP), la radiazione spaziale è molto diversa da quella sperimentata sulla Terra.

Sulla terra l’utilizzo di una pesante copertura di piombo proteggere dai raggi X gli operatori sanitari che praticano le lastre ma, nello spazio, i materiali pesanti potrebbero peggiorare gli effetti delle radiazioni.

Questo perché lo spazio è la patria delle radiazioni particellari, al contrario delle radiazioni elettromagnetiche.

Nello spazio ci sono radiazioni particellari che attraversano tutta la tavola periodica, dall’idrogeno fino al nichel e all’uranio, tutto si avvicina si avvicina alla velocità della luce“, ha dichiarato il dottor Tony Slaba, ricercatore della NASA.

“La NASA non userà materiali pesanti per schermare le astronavi in navigazione nello spazio profondo perché la radiazione spaziale in arrivo provocherà molte collisioni nucleari con la schermatura, generando ulteriori radiazioni secondarie.

La combinazione della radiazione spaziale in entrata e delle radiazioni secondarie possono peggiorare i rischi dell’esposizione per astronauti”.

Le radiazioni associate ai raggi cosmici galattici (GCR) preoccupano molto.

Si tratta di radiazioni generate dall’esplosione delle supernovae o dalla morte esplosiva delle stelle.

E i GCR sono i più dannosi per il corpo umano.

Per gli scienziati che lavorano per sviluppare contromisure alla radiazione spaziale, i GCR sono l’obiettivo principale.

 Quando gli astronauti un giorno pongono il piede sul pianeta rosso per missioni esplorative a lungo termine, saranno contro un invisibile avversario ¿la radiazione spaziale. L'impressione di un'artista su Marte è rappresentata 

La comprensione delle conseguenze sul corpo umano della radiazione spaziale sarà un passo fondamentale per l’esplorazione futura, in quanto diverse agenzie spaziali nazionali e molte società private stanno puntando la loro attenzione  verso missioni a lungo termine sulla Luna e su Marte, chi per ricerca chi per business, vincere questa sfida sarà il passaggio fondamentale per aprire questa nuova frontiera.

 

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