La risoluzione congiunta del Senato 52 disapprova ufficialmente la regola della FCC ai sensi della legge sulla revisione del Congresso, consentendo al Congresso di annullare le regole recentemente create dalle agenzie federali.
L’approvazione del Senato è, però, solo metà della battaglia, e le probabilità potrebbero non essere a favore della net neutrality. La risoluzione si sposterà ora alla camera, che è a larga maggioranza repubblicana, per l’approvazione definitiva e passare poi per la scrivania del presidente Trump per la sua firma, per trasformare la risoluzione in legge.
Parliamoci chiaro: il voto non salva ancora la neutralità della rete, ma mette un grosso ostacolo sulla strada della sua abrogazione. L’SR-51 è una sorta di sforzo estremo dei democratici per fermare l’abrogazione della net neutrality che dovrebbe entrare in vigore a giugno.
Come si ricorderà, fu a dicembre che il principale ente di regolamentazione statunitense votò per abrogare le regole che impediscono ai provider di servizi Internet (ISP) di trattare determinati contenuti in modo diverso. Mentre le specifiche variano da paese a paese, la neutralità della rete garantisce che gli ISP e le agenzie governative gestiscano tutti i siti web legali allo stesso modo e siano ugualmente accessibili. L’abrogazione delle regole di neutralità della rete riclassifica sostanzialmente gli ISP come “servizi di informazione” anziché “servizi pubblici” – come i servizi telefonici o elettrici – che sono attualmente regolamentati dalla FCC. Secondo la nuova regola, le agenzie non avranno più una politica che impedisca ai provider di Internet di bloccare, rallentare o addebitare di più per determinati contenuti o di creare abbonamenti a velocità diverse, come meglio ritengono opportuno. Il timore è che altri paesi possano seguire l’esempio di Trump e favorire la nascita di accessi ad internet di serie B e di serie A, favorendo inoltre la fruizione di alcuni siti rispetto ad altri.
Insomma, la net neutrality non è ancora al sicuro ma questa mossa del senato americano dimostra la volontà di almeno una parte del congresso di combattere per essa.