Antichi coccodrilli nuotarono dall’Africa alla Spagna e vissero nel Mediterraneo sei milioni di anni fa

I fossili di due esemplari di "Crocodylus" sono stati trovati a Venta del Moro, vicino a Valencia, in Spagna, tra il 1995 e il 2006. Ma la specie, "Crocodylus Checchiai", è originaria della Libia e del Kenya, in Africa. Gli scienziati sono quindi sicuri che gli alligatori abbiano nuotato dall'Africa per vivere nelle acque spagnole

0
3959

Antichi coccodrilli africani hanno nuotato attraverso il Mediterraneo per vivere nelle acque costiere spagnole. Lo afferma un nuovo studio.
I loro resti sono stati rinvenuti a Venta del Moro, vicino a Valencia, in Spagna, tra il 1995 e il 2006, ma sono descritti solo ora nel “Journal of Paleontology“. I fossili in questo sito valenciano sono i primi appartenenti al genere “crocodylus checchiai” mai trovati nella penisola iberica, la massa continentale composta da Spagna e Portogallo. I paleontologi sostengono  che il crocodylus si sia disperso dall’Africa all’Europa, durante il tardo Miocene, circa sei milioni di anni fa.
Angel Hernández Luján, dell’Università Autonoma di Barcellona, ha confrontato i testi di questa specie con quelli di altre specie. Il ricercatore afferma che il confronto indica che gli scheletri non appartengono al “Diplocynodon” o al “Tomistoma“, gli unici due altri coccodrilli descritti finora per il periodo tardo miocenico europeo. Così ha dedotto che questa specie del tardo Miocene, originariamente descritta dalla Libia e successivamente identificata anche in Kenya, possa essersi dispersa più volte nel bacino del Mediterraneo e possa aver colonizzato le aree meridionali dell’Europa mediterranea.
Quel che è certo – ha detto il paleontologo – è che avrebbe abitato anche le coste di Murcia e dell’Andalusia, anche se non si può escludere che si sarebbe disperso anche lungo la costa della Catalogna e delle Isole Baleari“. Infatti milioni di anni fa, diverse specie di coccodrilli di generi e caratteristiche differenti, abitavano l’Europa e talvolta coesistevano. Eppure prima si riteneva improbabile che coccodrilli del genere crocodylus, di origine africana, fossero mai vissuti nel bacino del Mediterraneo. Inoltre la scoperta di due coccodrilli, invece di uno  potrebbe indicare che un’intera popolazione era presente in quell’area.

Crocodylus Checchiai antenato del moderno coccodrillo americano

Durante la loro “colonizzazione“, i rettili si sono diffusi nelle zone meridionali del Mediterraneo. Negli ultimi decenni i fossili sono stati trovati anche in alcune aree italiane: nel Gargano, in Toscana e a Scontrone. Gli studiosi hanno spiegato che le località europee con i coccodrilli del tardo Miocene, compresa la Venta del Moro, erano all’epoca vicine alla costa settentrionale del Mediterraneo, ed erano quindi facilmente accessibili dall’acqua di mare. Questa idea sarebbe supportata dal comportamento dei moderni coccodrilli, che sono buoni nuotatori e possono anche raggiungere 32 km orari nell’acqua. Un esempio di ciò è l’attuale coccodrillo di acqua salata (crocodylus porosus), che può compiere significative incursioni in mare aperto per colonizzare altre isole o altri continenti tra l’Oceania e il sud-est asiatico.
Basta guardare con quanta facilità si muove in mare aperto per essere visto nelle acque delle Isole Salomone o anche nella Polinesia francese“, ha detto il paleontologo. A causa della sua somiglianza anatomica con i coccodrilli americani, la specie estinta Crocodylus Checchiai potrebbe essere l’antico antenato della moderna specie di acqua salata. Ciò suggerisce che i coccodrilli sono stati in grado di attraversare l’Oceano Atlantico durante il periodo Miocene, il che spiegherebbe l’aspetto del genere in America. Pertanto, nel caso degli esemplari trovati a Venta del Moro, nuotare dal continente africano a quello europeo “non deve aver significato per loro un grande sforzo prima di raggiungere la penisola“, conclude il ricercatore.
I ricercatori hanno ammesso che i resti dei due esemplari sono troppo frammentati per un’identificazione convulsa come appartenenti alla specie crocodylus checchiai. Ma la morfologia dei resti del coccodrillo della Venta del Moro “è congruente con il genere crocodylus“, affermano i ricercatori.

La sequenza temporale dell’evoluzione dei coccodrilli 

250.000.000 a.C. -Xilousuchus. 1 metro di lunghezza, peso 2-5 chili. Viveva nelle paludi dell’Asia orientale. Mangiava piccoli animali. Aveva una cresta di “vele” a ventaglio sulla schiena. E diviso in coccodrilli preistorici e primi dinosauri.
228.000.000 a.C. – Fitosauro. Viveva durante il primo periodo Giurassico. La maggior parte imparentata con i coccodrilli. Erano Erbivori. Assomigliavano molto ai coccodrilli dei giorni nostri, tranne per il fatto che le loro narici si trovavano sulla sommità della testa piuttosto che sulla sommità del muso.
200.000.000 a.C. – Erpetosuchus. Era Bipede. Differente dal coccodrillo moderno nel comportamento e nella forma del corpo, tranne che per la forma della loro testa.
110.000.000 a.C. – Sarcosuchus. Periodo Cretaceo medio. 12 metri di lunghezza per un peso di 10-15 tonnellate. Mangiava dinosauri e pesce. Ha vissuto nei fiumi dell’Africa. Aveva una strana sporgenza sul muso. Sembrava e si comportava come se fosse un discendente moderno, ma era due volte più lungo e circa 10 volte più pesante.
100.000 a.C. – Stomatosuchus. 11 metri di lunghezza con un peso di dieci tonnellate. Mangiava plancton e krill con la sua mascella alta simile a quella di un pellicano.
80.000.000 a.C. – Beinosuchus. Viveva nei fiumi del Nord America. Circa 10 metri di lunghezza per 10 tonnellate. Aveva un cranio lungo. Si nutritva di pesce, crostacei e creature terrestri. Le prove nei fossili suggeriscono che abbiano attaccato i grandi tirannosauri nordamericani.
70.000.000 a.C. – Champsosaurus. Un metro e mezzo di lunghezza, un peso di 11-22 chili. Mangiava pesce e viveva nei fiumi del Nord America e dell’Europa occidentale. Aveva un profilo lungo e stretto e un muso dentellato. è sopravvissuto all’estinzione del Cretaceo-Paleogene che ha ucciso tre quarti delle specie animali e vegetali sulla Terra, inclusi i dinosauri.
65.000.000 a.C. – Evento di estinzione del Cretaceo-Paleogene. I dinosauri non aviari furono spazzati via e più della metà delle specie del mondo furono cancellate. Questa estinzione di massa ha aperto la strada all’ascesa dei mammiferi e alla comparsa degli esseri umani.
55.000.000 a.C. – Crocodylidae (coccodrillo moderno). Il coccodrillo moderno, comprese le varianti di acqua salata, del Nilo e americano, si è diffuso in tutto il mondo. Sebbene sembri preistorico, è un organismo altamente evoluto e complesso che è un predatore di successo.
23.000,00 a.C. – Quinkana. Quasi 3 metri di lunghezza, con un peso di 227 chili. Consumava grande quantità di carne rossa nei boschi. Aveva denti lunghi e curvi e gambe lunghe, a differenza delle gambe corte del coccodrillo moderno. Questi coccodrilli diventarono continuamente più piccoli a causa dei cambiamenti ambientali.
4.200.000 a.C. – Crocodylus thorbjarnarsoni. Questo è un parente molto stretto del coccodrillo moderno. Aveva un cranio grande e un piccolo bordo rialzato davanti agli occhi. Ha vissuto nel bacino del Turkana in Kenya. Potrebbe essere il vero coccodrillo più grande conosciuto.
Fonte: https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-8872599/African-crocodiles-lived-Spain-six-million-years-ago.html

2