Charles Manson, la personificazione del male

Charles Manson, il capo setta degli anni sessanta dagli occhi selvaggi i cui seguaci commisero nell'arco di 2 giorni una catena di omicidi terrorizzarono Los Angeles e scioccato gli Stati Uniti, è morto il 19 novembre 2017 per cause naturali, secondo il California Department of Corrections

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Charles Manson, la personificazione del male

Charles Manson, il capo setta degli anni sessanta dagli occhi spiritati i cui seguaci commisero nell’arco di 2 giorni una catena di omicidi terrorizzando Los Angeles e scioccandoo gli Stati Uniti, è morto il 19 novembre 2017 per cause naturali, secondo il California Department of Corrections. Aveva 83 anni.

Gli omicidi

Nell’agosto del 1969, il carismatico Charles Manson orchestrò un’ondata di violenze in cui persero la vita sette persone, generando titoli in prima pagina sui giornali di tutto il mondo e portò lui ed i suoi seguaci, la sua famigerata “famiglia Manson“, in prigione per il resto della vita.

Chi era Charles Manson

Charles Manson nacque Charles Maddox a Cincinnati nel 1934 da madre non sposata di 16 anni. In seguito prese il cognome del patrigno William Manson. All’età di 12 anni fu inviato alla Gibault School for Boys di Terre Haute, nell’Indiana, un istituto correttivo, per furto. Nei successivi 20 anni, entrò e uscì da riformatori e carceri per vari crimini.
Manson ha scontato nove ergastoli nelle carceri della California e gli è stata negata la condizionale 12 volte. La sua notorietà, stimolata da libri e film popolari, ne fece una figura di culto per coloro che erano affascinati dalle sue oscure visioni apocalittiche.
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