Come fare la pizza in casa

Fare la pizza in casa? Non è così difficile, bastano farina, olio di oliva, acqua, sale, lievito di birra, zucchero e tanta fantasia. Siete pronti per gustare una pizza buona come quelle che si comprano? Allora seguite questi consigli

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La pizza è amata da tutti, che sia rossa, con la mozzarella, alle patate, ai funghi, con salsiccia, verdure, prosciutto cotto o mortadella, è sempre una proposta che accontenta tutti, anche perché ci si può sbizzarrire con mille ingredienti. La troviamo dal fornaio, al supermercato, la possiamo prendere a taglio o alla pala in pizzeria, possiamo gustarla tonda cotta al forno a legna o fare dei piccoli assaggi con delle pizzette piccole.

Fare la pizza è possibile anche in casa, quando si ha tempo e si vogliono stupire gli invitati bastano pochi ingredienti e avremmo un piatto delizioso e filante. Ma vediamo come dobbiamo fare se vogliamo farla da noi.

Come preparare l’impasto per fare la pizza

Ci sono svariati modi per preparare l’impasto per fare la pizza in casa, ognuno ha la sua ricetta preferita. Innanzi tutto c’è chi lo prepara la mattina per cucinarla la sera, mentre altri preferiscono prepararla la sera prima sempre per poi andarla a stendere il giorno seguente. Il nostro impasto andrà bene per entrambe le preferenze.

Ingredienti per fare la pizza in casa: 1 chilo di farina (meglio se si prende una adatta alla pizza), 650 grammi di acqua (anche di rubinetto va bene), 50 grammi di olio extravergine di oliva, 4 grammi di lievito di birra, 1 cucchiaino di zucchero e 18 grammi di sale fino.

Per quanto riguarda il condimento stavolta faremo una margherita, ma si può farcire in tutti i modi. Qui avremo bisogno di una passata di pomodoro, di basilico e della mozzarella per fare la pizza, va bene anche la mozzarella normale, ma va strizzata bene, altrimenti perde troppo liquido durante la cottura e la nostra pizza non verrà soffice e croccante. La quantità della mozzarella varia a seconda del nostro piacimento, a chi ne piace averne poca sulla pizza, chi ama ricoprirla invece quasi del tutto.

Per fare la pizza dobbiamo dapprima dedicarci all’impasto. Mettiamo quindi tutta la farina nella ciotola dell’impastatrice dotata di gancio ad uncino. Se non abbiamo l’impastatrice potremo fare a mano come si faceva una volta.



Nel frattempo sbricioliamo il lievito di birra in una piccola ciotola e aggiungiamo il cucchiaino di zucchero mescolando piano piano. A mano a mano noteremo che il lievito si scioglierà diventando praticamente liquido a qual punto non dobbiamo più mescolare.

Uniamo il lievito alla farina e versiamo anche circa 200 grammi dell’acqua a disposizione (ovvero dei 650 grammi totali). Ora è il momento di azionare la macchina (oppure di impastare a mano o con un utensile in legno) affinché i primi ingredienti possano iniziare ad amalgamarsi.

Aggiungiamo quindi l’olio e via via tutta l’acqua, facendola assorbire poca alla volta. L’impasto per fare la pizza risulterà molto molle, quasi liquido quanto una pastella. Trascorsi 2-3 minuti da quando abbiamo azionato la macchina, o da quando abbiamo iniziato ad impastare a mano, aggiungiamo anche il sale azioniamo la macchina o lavoriamo per altri 2-3 minuti.

Noteremo che l’impasto inizierà ad assumere una certa consistenza. Ora copriamo con un canovaccio bagnato e mettiamo da parte a riposare per circa 15 minuti. Trascorso l’intervallo di tempo di riposo, riprendiamo l’impasto e facciamolo lavorare in macchina per un altro minuto.

Vedremo che l’impasto inizierà ad attorcigliarsi intorno al gancio, oppure si staccherà dalla ciotola nel caso lo lavorassimo a mano, questo è un ottimo segno.

Copriamo nuovamente la ciotola e facciamo riposare per altri 15 minuti. Riprendiamo nuovamente l’impasto per l’ultima lavorazione in macchina, dovremo impastare per un altro minuto circa. Ora copriamo il tutto con della pellicola, foriamola con un coltello e mettiamo sopra con il solito canovaccio.

A questo punto lasciamo lievitare l’impasto fino al raddoppio. Possiamo mettere l’impasto a crescere all’interno del forno spento. Una volta che la pizza sarò aumentata possiamo decidere se usarla per la sera o per farla il giorno dopo, nel caso avessimo bisogno dell’impasto per l’indomani allora metteremo la ciotola in frigo la sera e la tireremo fuori la mattina.

A questo punto preparariamo due teglie di 30×40 cm, se vogliamo la pizza al taglio, altrimenti possiamo anche fare più pizze tonde. Ungiamo con un filo d’olio extravergine d’oliva le teglie che abbiamo scelto. Quindi o dividiamo in due l’impasto o facciamo delle piccole palle se vogliamo fare più teglie e facciamo lievitare ancora di più le pallette mettendo sopra un canovaccio per qualche ora.

Dividiamo quindi l’impasto in parti uguali al numero di teglie che decidiamo di fare ed iniziamo ad allargarlo un pochino. Non sarà facile allargarlo completamente da subito perché l’impasto si ritirerà ogni qual volta che cercheremo di allargarlo. Per ovviare a questo antipatico effetto della pasta lievitata, dovremo farla riposare in teglia per altri 10-15 minuti, quindi torneremo a stenderla e questa volta sarà molto più semplice.

Ora è il momento di sbizzarirci e decidere come vogliamo farcire la nostra pizza. Per gli amanti della classica pizza margherita sarà sufficiente condire con della passata di pomodoro cruda non scaldata. La mozzarella la aggiungeremo solo alla fine a uno o due minuti dalla cottura ultimata. Stessa cosa vale per il basilico.

Per la cottura dobbiamo preiscaldare il forno statico a 250°C (anche 240 vanno bene). La pizza con il pomodoro sopra andrà cotta per circa 18 minuti senza mozzarella e altri 2-3 minuti con la mozzarella ed il basilico. Ogni pizza ha ovviamente la sua cottura diversa. Se vogliamo fare una semplice focaccia solo con olio sale e rosmarino sicuramente impiegherà meno. Bisogna solo ricordarsi che la mozzarella va sempre messa alla fine e va cotta al massimo per 2 o 3 minuti.

Ora è il momento di gustare la nostra pizza. Buona vero?

Con la pizza bere birra o bere vino?

L’abbinamento pizza birra sembra scontato, ma pare sia meglio optare per un vino per una questione di materie prime. Perché la birra è un doppione, è a base di cereali e con la pizza andiamo a creare un duplicato di cereali su cereali, che non aiuta la digestione. Niente vieta di bere birra, naturalmente, e in questo caso il consiglio è di scegliere quelle secche e leggermente amare, tuttavia il vino sia più indicato, perché si accompagna meglio all’impasto della pizza, asciugandolo e rendendolo più digeribile.

Le bollicine sono perfette nell’abbinamento con la base della pizza perché aiutano a ottenere quella sensazione di scioglievolezza al palato che si cerca nella pizza in particolare gli champagne, mentre il prosecco si abbina bene con la focaccia. 

E’ difficile però trovare un accostamento con le pizze rosse, perché in quel caso è l’acidità del pomodoro a rendere complicata la ricerca del vino giusto. Di base si consiglia uno champagne morbido, un pinot nero, oppure suggerirei una bollicina rosata.

Storia della pizza

La storia della pizza è complessa ed incerta, le prime attestazioni scritte della parola “pizza” risalgono al latino volgare di Gaeta nel 997,come compenso per un contratto di affitto di un mulino situato nel territorio dell’attuale Comune di Castelforte, e in un contratto di locazione con data sul retro 31 gennaio 1201 a Sulmona, ed in seguito in quello di altre città italiane come Roma, L’Aquila, Pesaro, e molte altre.

L’origine della pizza, tuttavia, potrebbe essere collocata a cavallo fra il ‘500 e il ‘600 nel Regno di Napoli. Si tratta della cosiddetta pizza Mastunicola: il condimento di questa prevedeva l’utilizzo di lardo, cigoli, formaggio di pecora, pepe e basilico.

Però prima del XVII secolo la pizza era coperta con salsa bianca. Fu più tardi sostituita con olio d’oliva, formaggio, pomodori o pesce: nel 1843 Alexandre Dumas descrisse la diversità dei condimenti della pizza.

La prima menzione scritta della pizza marinara risale al 1734, mentre quella della pizza Margherita agli anni 1796-1810. Nel giugno 1889, per onorare la Regina d’Italia Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito preparò la “Pizza Margherita“, una pizza condita con pomodori, mozzarella (fior di latte) e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana.

Oggi la pizza è conosciuta in tutto il mondo ed il suo profumo e la sua fragranza sono irresistibili. La pizza come abbiamo visto è una buona alternativa da preparare in casa ed ognuno può guarnirla come meglio preferisce.

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