Crostata di ricotta con frutta candita: i dolci pugliesi

Una crostata di ricotta con frutta candita, profumata all'arancia, tipica della Puglia: perfetta per le serate estive, soprattutto se gustata ben fredda!

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Una crostata di ricotta tipica della Puglia, perfetta per le serate estive se gustata ben fredda. Pochi gli ingredienti, tutti reperibili con facilità, mentre il tempo di cottura non supera i tre quarti d’ora; e se ne avanza, il giorno dopo è ancora più buona! Facile, veloce, economica, vale la pena di prepararla per la gioia di tutta la famiglia. Vediamo insieme gli ingredienti e il procedimento.

Crostata di ricotta: ingredienti per il ripieno (dosi per 8 persone)

  • 500 g di ricotta vaccina
  • 250 g di zucchero
  • 3 tuorli d’uovo
  • 80 g di frutta candita tagliata a dadini
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 bicchierino di liquore a piacere
  • 1 arancia non trattata

Ingredienti per la pasta frolla

  • 320 g di farina
  • 220 g di burro
  • 160 g di zucchero
  • 3 tuorli d’uovo
  • 1-2 cucchiai di latte
  • 1 pizzico di sale

Preparazione

Metti a bagno nel liquore i canditi e lasciali da parte ad ammorbidire. Intanto prepara la pasta frolla versando in una scodella i 320 g di farina, unisci lo zucchero, il burro freddo di frigorifero, un pizzico di sale e poi mescola in modo grossolano tutto insieme, ricavando un composto piuttosto granuloso.

A questo punto rompi al centro i tuorli d’uovo e impasta, aggiungendo se necessario un goccino di latte. Alla fine devi ottenere un composto liscio e omogeneo. Forma una palla, avvolgila nella pellicola per alimenti e lasciala in attesa in frigorifero fino al momento dell’uso.

In un altro recipiente amalgama la ricotta con lo zucchero, i 3 tuorli d’uovo e la vanillina, fino a ottenere una crema omogenea, priva di grumi (per un risultato perfetto usa il minipimer, frullatore a immersione). Ora aggiungi i canditi ben sgocciolati, il liquore in cui li avevi immersi e la scorza grattugiata dell’arancia, prima lavata e asciugata.

Piccola variazione, se ti piace l’idea: potresti aggiungere gocce di cioccolato e pinoli nel composto di ricotta. Ancora più deliziosa!

Procedimento finale e cottura

Stendi con il matterello 2/3 di pasta in un disco piuttosto sottile e con esso rivesti una tortiera di 24 cm di diametro, imburrata e infarinata (meglio se con il cerchio sganciabile, più facile in seguito estrarla intatta). Bucherella la superficie con i rebbi di una forchetta, versa all’interno il composto di ricotta, chiudi con un altro disco di pasta steso allo stesso spessore.



Sigilla i bordi pizzicandoli con le dita (una funzione anche estetica, oltre che necessaria per impedire la fuoriuscita del ripieno durante la cottura).

Metti in forno, precedentemente scaldato a 180°C per circa 45 minuti. A cottura ultimata estrai la crostata di ricotta dal forno e lasciala raffreddare completamente, prima di sformarla.

A piacere, dopo averla messa su un piatto da portata, potresti decorarla con scorze di arancia tagliata a striscioline sottilissime (con il riga limoni, apposito attrezzo), oppure semplicemente con dello zucchero a velo cosparso in superficie.

Il vino adatto alla crostata di ricotta

Il dessert alla fine di un pasto è una dolcissima trasgressione che gratifica tutti i sensi. A volte, per poterne gustare in pieno la dolcezza, siamo anche disposti a rinunciare a un primo piatto, o alla seconda portata, mettendo così a tacere il “rimorso” per il sostanzioso apporto calorico.

Se dobbiamo trasgredire, però, facciamolo con serenità e rimandiamo ad altri momenti i sacrifici alimentari. Il dolce (soprattutto quando si tratta di una torta casalinga buonissima ma sana e semplice da preparare) se viene consumato solo di tanto in tanto, fa bene anche all’umore; dunque, se capita l’occasione, godiamoci una fetta di crostata di ricotta senza crearci alcun senso di colpa!

Ancora meglio se abbinato a un buon bicchiere di vino, adatto a questa bontà, come ad esempio un Colli Orientali del Friuli Picolit o un Ramandolo (Friuli Venezia Giulia), oppure un Alto Adige Gewürztraminer Passito (Trentino Alto Adige).

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