Dischi (poco) volanti

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Durante gli anni 50 negli USA tentarono di costruire un disco volante che imitasse le prestazioni degli UFO raccontate da decine di persone che segnalavano la presenza di dischi o sigari volanti nei cieli di quasi tutto il mondo. Il disco volante avrebbe dovuto volare a 19.000 metri d’altezza e raggiungere una velocità superiore ai 4.000 km all’ora. Nonostante i roboanti proclami la società che si impegnò nella progettazione e costruzione del fantastico mezzo produsse solo un paio di modelli in scala ridotta che presentavano una elevata instabilità in volo anche solo librandosi a pochi metri dal suolo, il progetto venne quindi chiuso nel 1961.

Questi tentativi hanno creato molti appetiti, soprattutto in campo ufologico, dove alcuni hanno ipotizzato che i tentativi di far volare una macchina discoidale sia stato un tentativo di replica del famoso disco volante precipitato a Roswell nel 1947…

Il disegno che ho riportato qui è tratto dal Project 1794, Final Development Summary Report, un documento segreto di cui eravamo a conosceva ma che solo di recente è stato reso pubblico. Il progetto ci fa capire come in quegli anni gli USA cercassero di realizzare un modello di velivolo in grado di atterrare e decollare verticalmente.

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Durante la guerra fredda le Forze Armate americane cercavano un’arma che potesse in qualche modo impaurire gli avversari, un mezzo volante in grado di raggiungere Mach 4 e viaggiare a una quota di 19.000 metri.



I test effettuati alla Wright-Patterson Air Force Base, nell’Ohio, diedero risultati negativi, dimostrando che il progetto, affidato alla società canadese Avro Aircraft, non poteva essere realizzato. la società costruì solamente due piccoli modelli di Avrocar. Le prove di “volo stazionario” sul terreno, su di un cuscino d’aria prodotto da motori turbogetto, dimostrarono che l’oggetto non aveva una stabilità apprezzabile, non superò mai il metro di altezza e raggiunse a malapena la velocità di 55 Km orari..

Le prove continuarono al Nasa Research Center di Moffett Field in California dimostrando che il disco non avrebbe mai potuto raggiungere velocità elevate. Oggi aerei a forma di disco sono pura fantasia e gli studi virano verso progetti di aerei detti tutt’ala, cioè aerei con la carlinga inglobata nelle ali, esempi sono il B2 spirit.

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A B-2 Spirit (U.S. Air Force photo by Gary Ell) (Released)

Altri dischi volanti
L’Avrocar non fu l’unico disco volante terrestre, come è noto anche la Germania durante la seconda guerra mondiale tentò di costruire oggetti simili, come il Sack AS-6, di cui si sa quasi solamente che non riuscì mai a volare in modo soddisfacente. C’è poi il Couzinet RC360 Aerodyne, un modello di disco volante che il francese René Couzinet cercò di mettere a punto negli anni Cinquanta, che il Governo Francese bocciò perché troppo costoso.

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Oliver Melis è owner su facebook delle pagine NWO Italia, Perle complottare e le scie chimiche sono una cazzata

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