Guerra in Ucraina, quantità qualità contano ma il rischio di un coinvolgimento diretto della NATO aumenta

La guerra della Russia contro l'Ucraina ha causato numericamente perdite di equipaggiamento molto maggiori per l'invasore rispetto alla forza di difesa. Ma l'Ucraina non può permettersi il lusso di assorbire le perdite che Mosca è disposta ad accettare nel conflitto

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La guerra della Russia contro l’Ucraina ha causato numericamente perdite di equipaggiamento molto maggiori per l’invasore rispetto alla forza di difesa. Ma l’Ucraina non può permettersi il lusso di assorbire le perdite che Mosca è disposta ad accettare nel conflitto.

Rispetto al primo mese di guerra, la Russia sembra ora concentrata sul raggiungimento di obiettivi territoriali più ristretti per riprendere slancio in una guerra in cui finora non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi. L’intento militare a breve termine di Mosca potrebbe essere limitato all’occupazione di tutte le regioni di Donetsk e Luhansk, nell’est dell’Ucraina, e alla messa in sicurezza di un corridoio terrestre che colleghi la Crimea al territorio russo. In questo contesto, la città di Mariupol, nell’estremo sud-est dell’Ucraina, è di grande importanza.

Bisogni immediati dell’Ucraina

Le capacità anti-corazza e antiaeree dell’Ucraina saranno vitali per respingere gli attacchi di terra russi in queste regioni, così come qualsiasi capacità che fornisca fuoco di controbatteria contro l’artiglieria convenzionale e missilistica russa. Dati i recenti probabili tassi di utilizzo, anche la ricapitalizzazione dell’inventario dell’Ucraina di sistemi anticarro e di difesa aerea di punta portatili è una priorità immediata. Le ridotte ambizioni a breve termine di Mosca dovrebbero consentirle di concentrare le forze molto meglio di quanto non abbia fatto in precedenza, accorciando anche le linee di approvvigionamento logistico.

Gli Stati Uniti hanno fornito alle forze armate ucraine il FIM-92 Stinger, così come i Paesi Bassi, la Germania e la Lituania, mentre la Polonia ha fornito il Piorun e il Regno Unito il sistema Starstreak, missili di difesa aerea portatili. Gli Stati Uniti hanno anche inviato in Ucraina oltre 2.000 missili anticarro FGM-148 Javelin. Anche l‘Estonia ha fornito questo sistema all’esercito ucraino, mentre il Regno Unito ha già inviato oltre 4.000 armi anticarro leggere di nuova generazione sul fronte di battaglia. Francia e Svezia hanno fornito l’arma anticarro AT-4.

La valutazione delle perdite di personale e attrezzature tra le forze russe e ucraine è resa difficile dalla mancanza di informazioni ufficiali dettagliate, da campagne di disinformazione deliberate e dalla difficoltà di giustificare le affermazioni. Tuttavia, guardando le limitate informazioni disponibili, è evidente che le perdite di forze di terra di Mosca in termini numerici sono di gran lunga maggiori di quelle dell’Ucraina.

Blog Oryx, un sito Web che traccia le perdite utilizzando immagini fotografiche, ha identificato la distruzione di 505 carri armati principali (MBT) russi entro il 14 aprile, mentre le perdite ucraine identificate erano inferiori a un quarto di questa cifra. Ma queste cifre, come riconosce il blog, sono sottostimate perché si basano solo sulle immagini disponibili. Le cifre effettive potrebbero essere significativamente più alte.



Le perdite russe sono l’equivalente del 16% della sua forza MBT disponibile prima della guerra e stimata in 2.927, sebbene ne abbia più di tre volte questo numero come riserve. In confronto, le perdite registrate di mezzi corazzati dell’Ucraina equivalgono potenzialmente al 12% della sua forza dispiegata prima della guerra di 858, sebbene abbia poco più dello stesso numero in deposito. La sostituzione di MBT, artiglieria semovente e veicoli da combattimento di fanteria fornirebbe alle forze di terra ucraine una maggiore capacità di gestire gli attuali attacchi russi.

Sostituzione delle perdite

L’Ucraina ha perso pochi sistemi missilistici terra-aria e solo alcuni dei suoi radar, ma l’attrito dei sistemi di difesa aerea è più significativo. L’Ucraina ha finora impedito alla Russia di sfruttare appieno il suo vantaggio numerico e tecnico per quanto riguarda gli aerei da combattimento e gli elicotteri d’attacco, con la difesa aerea da terra e gli aerei da combattimento utilizzati per operazioni difensive di contraerea. Ma l’aviazione ucraina aveva solo un decimo circa dei caccia da attacco al suolo a disposizione della Russia e ha subito perdite in combattimento.

Nel breve termine, la fornitura di armi pesanti – come MBT, veicoli corazzati e sistemi missilistici terra-aria (SAM) a medio e lungo raggio – potrebbe essere limitata dai requisiti di addestramento. L’addestramento di un equipaggio su un nuovo tipo di MBT in tempo di pace, ad esempio in Francia, può richiedere fino a tre mesi per una capacità di combattimento iniziale e ciò richiede anche che l’equipaggio venga rimosso dalla prima linea. Allo stesso modo, anche le squadre di manutenzione di supporto hanno bisogno di istruzioni.

Le forze armate ucraine, tuttavia, sarebbero in grado di assorbire al meglio e utilizzare immediatamente un numero aggiuntivo di tipi di arma già presenti nell’inventario dell’Ucraina. L’inventario di armi pesanti del paese continua a essere costituito quasi interamente da sistemi risalenti all’era sovietica e rimangono sacche residue di tali apparecchiature in altri stati satelliti dell’ex Unione Sovietica, compresi i paesi membri della NATO.

La Repubblica Ceca ha già inviato all’Ucraina un piccolo numero di T-72 MBT e, probabilmente T-72M1, che erano tenuti in serbo, insieme a un numero simile di veicoli da combattimento di fanteria BMP-1 che erano tenuti in riserva. Anche Bulgaria, Polonia e Slovacchia mantengono il T-72.

Le proposte per fornire aerei MiG-29 Fulcrum dell’aeronautica polacca si è rivelata inizialmente divisiva tra gli alleati della NATO, tuttavia negli ultimi tempi sembra che l’orientamento sia cambiato e alcuni paesi NATO potrebbero fornire, o avere già fornito, aerei ed elicotteri da attacco.
Varsavia, inoltre, potrebbe essere una fonte di missili aria-aria (AAM) per l’Ucraina. L’AAM a corto raggio a guida infrarossa R-73 (RS-AA-11A Archer ), l’AAM a medio raggio a guida radar semi-attiva R-27R (RS-AA-10A Alamo ) e la variante a infrarossi R-27T e gli Alamo fanno parte dell’equipaggiamento standard delle armi del MiG-29. La Polonia conserva anche missili terra-aria dell’era sovietica, come il Kh-29 (RS-AS-14 Kedge ), che sono già nell’inventario dell’Ucraina.
Anche i membri della NATO Bulgaria e Slovacchia mantengono i MiG-29. La Slovacchia ha dichiarato di essere disposta a prendere in considerazione un trasferimento, mentre la Bulgaria potrebbe avere già fornito un certo numero di mezzi corazzati. La Polonia, inoltre, conserva il più grande inventario di 9K33 Osa dell’era sovietica (RS-SA-8 Gecko), un sistema missilistico terra-aria di difesa puntiforme mobile.

L’Osa è utilizzato dall’Ucraina e oltre una dozzina di veicoli erano andati persi in combattimento a metà aprile. A differenza del MiG-29, tuttavia, continua a fornire una capacità primaria all’interno delle forze armate polacche. La Slovacchia, nel frattempo, ha trasferito alcuni sistemi SAM a lungo raggio S-300PMU (RS-SA-10 Grumble) a Kiev per rafforzare l’inventario di quest’ultima. La variante fornita è più capace di una delle due versioni contenute nell’inventario prebellico dell’Ucraina.

Oltre alla pressante richiesta dell’Ucraina per il rifornimento di sistemi d’arma chiave per contrastare la prevista ripresa degli attacchi russi, richiederà anche armi pesanti aggiuntive e ora risulta che Stati Unbiti, Inghilterra e anche la Germania si preparano a fornire obici semoventi, carri armati e sistemi mobili antiaerei.

Il terzo mese di guerra, che si è appena aperto, sembra indicare la prospettiva di una prolungata guerra di logoramento con la Russia a est, che comporterà per l’Ucraina la necessità di ricapitalizzare il suo inventario bellico.
A quanto si sa, da parte degli americani e degli inglesi è già iniziato l’addestramento di alcune unità dell’esercito ucraino nell’uso dei moderni sistemi d’arma in uso alla NATO ma il timore è che gli aiuti dall’occidente potranno solo aiutare l’Ucraina a contenere l’avanzata russa, con il rischio che un’ulteriore avanzata dei russi nell’est e nel sud dell’Ucraina possa obbligare la NATO ad un intervento diretto per riequilibrare le forze in campo.
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