I cieli di Giove si illuminano grazie alle scintille energetiche

L'atmosfera superiore di Giove ha offerto uno spettacolo straordinario: scintille energetiche, che prendono il nome di evento luminoso transitorio (transient luminous event), sono state catturate dalla sonda Nasa Juno

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L’atmosfera superiore di Giove ha offerto uno spettacolo straordinario: scintille energetiche, che prendono il nome di evento luminoso transitorio (transient luminous event), sono state catturate dalla sonda Nasa Juno. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Geophysical Research: Planets lo scorso 27 Ottobre.

Ad oggi, l’esistenza di questo fenomeno nella fascinosa atmosfera di Giove era solo un’ipotesi, ma nell’estate dello scorso anno il team dello spettrometro Uvs, a bordo di Juno, ha individuato un fenomeno inaspettato: una striscia luminosa e sottile di emissione ultravioletta scomparsa in un brevissimo intervallo di tempo.

Giles, autore principale dell’articolo, ha dichiarato: “Uvs è stato progettato per caratterizzare le aurore boreali e meridionali di Giove ma nel set di dati risalenti alla scorsa estate abbiamo individuato una serie di lampi luminosi di luce Uv che sono stati analizzati dal nostro team. Potrebbe trattarsi di un evento luminoso transitorio”.

I transient luminous event (TLE) vengono in linea di massima innescati da scariche di fulmini dai temporali che si manifestano nelle parti inferiori dell’atmosfera. Sul nostro Pianeta è possibile rintracciarli sino a 97 chilometri al di sopra di tempeste intense, e durano solo pochi millisecondi.

Nel dettaglio lo strumento Uvs ha individuato undici eventi in totale, in zone abituate alla formazione di temporali. Secondo gli esperti, questo fenomeno non può essere confuso con i mega fulmini, poiché questi ultimi sono  stati individuati ad altezze superiori ai 300 chilometri. I dati raccolti dallo spettrometro, inoltre, confermano che i lampi luminosi si distinguono grazie a delle emissioni di idrogeno.

Stiamo continuando a cercare segni rivelatori di Tle ogni volta che Juno effettua un sorvolo scientifico – ha spiegato Giles – ora che sappiamo cosa stiamo cercando, sarà più semplice individuare questi fenomeni su Giove e su altri pianeti. Confrontare i Tle di Giove con quelli terrestri ci aiuterà a comprendere meglio l’attività elettrica nelle atmosfere planetarie”.



La missione Juno è in orbita intorno a Giove dal luglio 2016 dopo aver compiuto un viaggio lungo cinque anni e da a allora la sonda ha realizzato 29 flyby scientifici. La missione gide di un contributo italiano, grazie agli strumenti Jiram e KaT, realizzati son il supporto e il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana.

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