I falsi miti sui tumori: dai clisteri di caffè alle diete

Sul cancro dilagano falsi e miti e fake news che minacciano la salute di chi ci crede, adepti di filosofie come la terapia Gerson o il metodo Hamer, "totalmente privi di presupposti scientifici"

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Clisteri quotidiani di caffè, abbinati ad una dieta vegana e priva di grassi fatta eccezione per l’olio di lino; i presunti benefici della dieta alcalina, o ancora la “nuova medicina germanica” che considera i tumori come la conseguenza di un conflitto psichico, fino ai presunti rischi nascosti dentro il forno a microonde.

Sul cancro dilagano falsi e miti e fake news che minacciano la salute di chi ci crede, adepti di filosofie come la terapia Gerson o il metodo Hamer, “totalmente privi di presupposti scientifici“. L’Airc dice basta con una sezione ad hoc del suo sito Internet. “Facciamo chiarezza” è il messaggio dell‘Associazione italiana per la ricerca sul cancro, che su www.airc.it/cancro/disinformazione/ prova a smontare una per una le finte credenze in materia di tumori.

LA TERAPIA GERSON – “E’ basata su principi non scientificamente dimostrati – avverte l’Airc – e gli studi condotti non hanno mostrato alcun effetto sul cancro“. Nata negli Usa negli anni ’40 del secolo scorso, si fonda su “una serie di presupposti non scientifici tra cui l’idea che il cancro sia il risultato di uno squilibrio metabolico indotto dall’accumulo di sostanze tossiche nell’organismo. Propone una dieta vegana e priva di grassi (tranne l’olio di lino), con l’aggiunta di supplementi vitaminici, enzimi pancreatici e diversi clisteri di caffè al giorno. Gli studi condotti hanno dimostrato che non si ottiene alcun miglioramento con questo tipo di regime, ma si rischiano effetti collaterali gravi come squilibri tra sodio e potassio, potenzialmente pericolosi per il cuore“.

 IL METODO HAMER – “E’ un metodo basato su premesse non scientifiche che ha già provocato la morte di diversi pazienti”, ammonisce l’Airc. “Anche noto come ‘nuova medicina germanica’, o nella variante della ‘biologia totale’, si basa su un insieme di teorie che non sono mai state sottoposte a una sperimentazione seria della validità per la cura dei tumori né di altre malattie. Il presupposto, indimostrato, è che il tumore sia il frutto di un conflitto psichico. Oltre a essere infondati, i principi del metodo negano tutto quello che è stato scientificamente dimostrato sul funzionamento dell’organismo sano e di quello malato“.
Non solo. “Idee razziste e antisemite sono presenti nella cosiddetta teoria del metodo Hamer”, che “rinnega l’uso dei farmaci provocando nei pazienti che lo seguono gravi ritardi nelle terapie e trasformando tumori curabili in forme incurabili“.

 

IL FORNO A MICROONDE – “Non vi è alcuna dimostrazione che l’uso del forno a microonde aumenti il rischio di cancro – rassicura l’Airce ancor meno che il cibo scaldato con questo elettrodomestico possa essere meno nutritivo di quello cotto o riscaldato in altro modo“.

I forni a microonde, chiarisce l’associazione, “scaldano il cibo grazie all’azione di radiazione a radiofrequenza dotata di una bassa quantità di energia. Solo le radiazioni ad alta energia hanno potere ionizzante, cioè sono in grado di modificare la struttura subatomica della materia e quindi di indurre alterazioni del Dna che possono aumentare il rischio di cancro“. Se ne deriva che “il cibo scaldato al microonde non è radioattivo, proprio perché non è sottoposto a radiazioni ionizzanti“.



E dal punto di vista nutrizionale? “In molti casi è meglio cuocere gli alimenti col microonde che con i metodi classici“, precisa l’Airc. Un elemento da considerare è invece che “il microonde è meno efficace della cottura classica nell’eliminare eventuali batteri o tossine potenzialmente presenti nel cibo mal conservato, per cui il maggior rischio per la salute è legato all’eventuale cattiva conservazione dei cibi e al conseguente riscaldamento con questo sistema, poco attivo contro i microrganismi“.

LA DIETA ALCALINA – “Non può combattere il cancro – puntualizza l’Aircperché gli alimenti non sono in grado di modificare l’acidità o basicità dei tessuti. L’idea che sia possibile combattere il cancro rendendo basico il pH dei tessuti con un intervento esterno è priva di fondamento scientifico“, senza contare che “durante la giornata veniamo in contatto con un’enorme quantità di sostanze acide, basiche o neutre”.

Inoltre “i succhi gastrici necessari alla digestione sono intensamente acidi e quindi sono in grado di acidificare anche l’alimento più basico subito dopo che l’abbiamo ingerito e ben prima che venga assorbito. Il pH dell’organismo ha un valore medio e normale di 7,4, un punto di equilibrio essenziale per la sopravvivenza, che è mantenuto dal sistema metabolico. Se davvero riuscissimo ad alcalinizzare il nostro pH andremmo in alcalosi metabolica, cosa che accade in alcune malattie e richiede un immediato intervento medico perché può uccidere. Gli studi che sostengono un nesso tra dieta alcalina e benefici per la salute sono basati su correlazioni che non hanno un nesso di causa-effetto“.

La verità è che “nessuna dieta da sola può curare il cancro”.

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