I ghiacci di Encelado

Encelado è un satellite di Saturno, scoperto il 28 agosto 1789 da William Herschel. È il suo  sesto satellite naturale in ordine di grandezza e si sospetta che, sotto la crosta esterna ghiacciata, nasconda un vasto oceano di acqua liquida

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Grazie ai dati raccolti dalla sonda Cassini della NASA che ha esplorato il sistema di Saturno per 13 anni, gli scienziati sono riusciti a realizzare delle immagini molto dettagliate di Encelado, rivelando un’intensa attività geologica. Encelado nella mitologia greca è uno dei Giganti, figlio di Gea (la Terra), fecondata dal sangue di Urano che cadde al suolo quando il figlio Crono evirò il padre. Nella realtà Encelado è un satellite del signore degli anelli Saturno, scoperto il 28 agosto 1789 da William Herschel; È il suo  sesto satellite naturale in ordine di grandezza.
Fino al passaggio delle sonde gemelle Voyager 1 e 2, all’inizio degli anni 1980, le caratteristiche di Encelado erano poco conosciute, a parte l’identificazione di ghiaccio d’acqua sulla superficie. Il satellite ha un diametro di soli 500 km e ha un’albedo eccezionale, riflette quasi il 100% della luce solare. La Voyager 1 inoltre ha scoperto che Encelado orbita nella regione più densa dell’anello di Saturno mentre la Voyager 2 ha rivelato che, nonostante le sue piccole dimensioni, il satellite presenta regioni che variano da superfici antiche con molti crateri da impatto a zone recenti datate circa 100 milioni di anni.
Le immagini composite realizzate dalla sonda Cassini della NASA, veicolo molto più avanzato delle vecchie Voyager, rivelano alla visuale agli infrarossi immagini più dettagliate della luna di Saturno. Inoltre i dati utilizzati per realizzare quelle immagini forniscono una forte prova che l’emisfero settentrionale della luna mostra del ghiaccio in superficie proveniente dal suo interno.
Lo spettrometro VIMS (Visible and Infrared Mapping Spectrometer) installato a bordo della sonda Cassini ha raccolto la luce riflessa da Saturno, dai suoi anelli e dalle sue dieci lune ghiacciate principali: la luce raccolta proviene sia dallo spettro visibile che dalla parte infrarossa. Lo spettrometro VIMS ha quindi separato la luce nelle sue varie lunghezze d’onda, permettendo agli scienziati di ricavare importanti informazioni sulla composizione del materiale che la riflette.
I dati ricavati da VIMS, combinati con immagini dettagliate acquisite dall’Imaging Science Subsystem di Cassini, sono stati utilizzati per creare una nuova mappa spettrale globale di Encelado.
I ricercatori che hanno guidato la missione della sonda Cassini hanno scoperto nel 2005 che Encelado, che a occhio nudo sembra una palla di neve bianca e altamente riflettente, emette enormi pennacchi di granelli di ghiaccio e vapore da un oceano che si trova sotto la superficie. La nuova mappa spettrale mostra che i segnali infrarossi sono chiaramente correlati a quell’attività geologica, che è facilmente osservabile al polo sud. È lì che la cosiddetta “striscia di tigre” rilascia ghiaccio e vapore dall’oceano interno.
Ma alcune delle stesse caratteristiche scoperte grazie agli infrarossi sono visibili anche nell’emisfero settentrionale. Questo dice agli scienziati non solo che l’area settentrionale è ricoperta di ghiaccio fresco, ma che lo stesso tipo di attività geologica, un affioramento del paesaggio, si è verificato in entrambi gli emisferi. L’affioramento presente nel nord può essere dovuto sia a getti ghiacciati sia a un movimento più graduale del ghiaccio attraverso fratture nella crosta, dal sottosuolo oceanico alla superficie.
L’infrarosso ci mostra che la superficie del polo sud è giovane, il che non è una sorpresa perché sapevamo dei getti da cui viene espulso materiale ghiacciato in quella zona“, ha detto Gabriel Tobie, scienziato VIMS dell’Università di Nantes in Francia e coautore della nuova ricerca. pubblicata su Icarus.
Ora, grazie a questi occhi a infrarossi, possiamo tornare indietro nel tempo e dire che anche una grande regione dell’emisfero settentrionale appare giovane e probabilmente era attiva non molto tempo fa“.
Gestito dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, Cassini era un orbiter che ha studiato Saturno per più di 13 anni prima di esaurire le scorte di propellente. Una volta terminata la missione, nel 2017, la sonda è stata indirizzata nell’atmosfera di Saturno affinché venisse distrutta, in parte per preservare da possibili contaminazioni da batteri terrestri Encelado, che ha il potenziale per mantenere condizioni adatte alla vita, con il suo oceano probabilmente riscaldato e agitato da camini idrotermali come quelli presenti sui fondali oceanici della Terra.
Fonte: https://phys.org/news/2020-09-infrared-eyes-enceladus-hints-fresh.html
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Encelado_(astronomia)

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