I misteri del X-37B

Il veicolo spaziale X-37B sta per tornare nello spazio a partire da metà maggio, e mentre l'Aeronautica militare ha sempre svolto le missioni in assoluta segretezza ora si è decisa a svelare qualcuno dei suoi segreti

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Le 5 missioni portate a termine dall’aereo spaziale X-37B dell’US Air Force, accompagnate dalla dicitura “top secret”, hanno riacceso le speculazioni di complottisti e cospirazionisti con una serie di teorie che vanno dallo spionaggio, ai test di armi spaziali esotiche fino a coinvolgere presunte attività UFO di chi è fermamente convinto che all’interno dell’Area 51, in Nevada, ci sia una collezione di alieni e astronavi raccolta dal governo americano a partire del 1947.

I dettagli delle missioni dell’X-37B, sono sempre stati coperti da un’impenetrabile cortina di segreto militare, imposta dalla US Air Force per placare la curiosità degli americani, e solo pochi dei segreti del programma, concentrato sulla “sperimentazione e lo sviluppo di veicoli spaziali riutilizzabili”, sono stati svelati.

Ma proprio questa cortina impenetrabile di mistero che avvolge le missioni del X-37B e non solo, su tanti ha avuto un effetto contrario, facendo del piccolo aereo spaziale il simbolo delle cospirazioni in cui i complottisti immaginano coinvolto il governo americano.

Queste idee hanno radici lontane che partono dalla guerra fredda e, toccarono il loro apice in seguito ad un episodio reso moto molto più tardi rispetto a quando accadde.

Nel 1985, proprio nel bel mezzo della guerra fredda Ronald Reagan, allora Presidente USA incontrò il Presidente dell’URSS, Gorbaciov, a Ginevra, per un vertice tenutosi il 19 e 20 novembre. Nell’occasione, i due leader si incontrarono per la prima volta, per discutere della riduzione del numero di armi nucleari in modo simmetrico.

I due leader, prima dell’inizio del meeting formale, fecero una passeggiata accompagnati dai loro interpreti, nessuno udì quello che si dissero a parte gli intermediari che traducevano i dialoghi tra i due. Lo scambio di battute tra i due più potenti capi di stato rimase segreto fino al 2009 fino a quando Michail Gorbaciov in un’intervista si decise a rivelare quanto gli disse Reagan:



ALL’IMPROVVISO IL PRESIDENTE REAGAN MI DISSE: “COSA FARESTI SE GLI STATI UNITI VENISSERO ATTACCATI DA QUALCUNO DALLO SPAZIO PROFONDO? CI AIUTERESTE?”.
RISPOSI: “SENZA ALCUN DUBBIO”.
E LUI RIBATTÈ: “ANCHE NOI”.

Anche le dichiarazioni dei leader delle due superpotenze mondiali hanno contribuito a seminare il sospetto e il cospirazionismo in chi vede nelle missioni spaziali un’azione di contrasto agli UFO. Reagan e Gorbaciov si dissero pronti a collaborare per respingere un invasore extraterrestre, una minaccia che nonostante gli innumerevoli avvistamenti di UFO, i presunti rapimenti da parte di non ben precisate creature aliene e le varie gole profonde che gridano al complotto non è mai stata ufficialmente raccontata.

Reagan tuttavia era un appassionato di fantascienza, cresciuto leggendo opere di Edgar Rice Burroughs, e nel 1983 chiamò il suo programma di difesa nucleare, lo scudo spaziale, Star Wars, come il film uscito 6 anni prima. È nota anche una sua avventura a sfondo ufologico datata 1974, che lo vide protagonista di un avvistamento UFO.

Ma cosa viene segnalato nello spazio e che interessi avrebbero il governo USA e i militari dell’US Air Force?

Intanto, in barba ai cospirazionisti, il veicolo spaziale X-37B sta per tornare nello spazio a partire da metà maggio, e mentre l’Aeronautica militare ha sempre svolto le missioni in assoluta segretezza ora si è decisa a svelare qualcuno dei suoi segreti.

Il Rapid Capability Office dell’Air Force, l’Air Force Reserve Research Lab e la US Space Force hanno unito le forze per eseguire una missione che sfrutta le capacità uniche dell’X-37B. La missione ospiterà più esperimenti di qualsiasi precedente volo del X-37B, inclusi due esperimenti della NASA.

Uno di questi esperimenti valuterà la reazione di determinati materiali alle condizioni nello spazio. Il secondo studierà l’effetto della radiazione spaziale ambientale sui semi. Un terzo esperimento, progettato dal laboratorio di ricerca navale, trasformerà l’energia solare in energia a microonde a radiofrequenza, quindi studierà la trasmissione di tale energia sulla Terra.

Il programma X-37B è iniziato nel 1999 e lanciato per la prima volta nel 2010. Ha completato cinque missioni, trascorrendo in orbita 2.865 giorni, tra cui un record di 780 giorni nella sua missione più recente, che si è conclusa ad ottobre.

Fonti:

https://www.italiastarmagazine.it/stati-uniti/il-mistero-dellx-37b-11329

https://www.sciencealert.com/the-x-37b-space-plane-is-heading-for-mission-6-and-this-time-we-know-what-it-s-doing

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