I tubi di lava potrebbero essere il posto più sicuro per vivere su Marte – video

Un team di planetologi della Washington Academy of Sciences ha proposto una soluzione per tenere al sicuro i futuri astronauti che esploreranno Marte: costruire insediamenti all'interno delle caverne sotterranee create dai tubi di lava

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Una delle sfide più significative che dovranno affrontare i futuri astronauti che esploreranno Marte è costituita dal pesante bombardamento di radiazioni cui è sottoposta la superficie del Pianeta Rosso a causa del debolissimo campo magnetico (debolmente presente solo su alcune zone del pianeta) e della sua atmosfera sottile.

Sulla Terra, un potente scudo magnetico, la magnetosfera, ci protegge dalle radiazioni spaziali. Senza di essa, un flusso costante di radiazioni elettromagnetiche danneggerebbe le nostre cellule e il nostro DNA, con conseguenze disastrose per la nostra salute. Particelle ionizzate, che fluiscono attraverso lo spazio come vento solare che si muove più lentamente o raggi cosmici a velocità relativistiche aumentano questo rischio.

Un team di planetologi della Washington Academy of Sciences ha proposto una soluzione per tenere al sicuro i futuri esploratori: l’idea sarebbe quella di costruire insediamenti all’interno delle caverne sotterranee create dai tubi di lava.

L’idea in sé non è neanche tanto nuova, in quanto già in passato si è parlato di una soluzione del genere sia per Marte che per la Luna ma, in più, il team che ha effettuato lo studio sostiene di avere trovato il posto perfetto per stabilire l’insediamento: un bacino lasciato da un grande impatto avvenuto nel lontano passato chiamato Hellas Planitia, nei pressi dell’equatore marziano, dove i livelli di radiazione sono inferiori rispetto ad altri luoghi su Marte.



I ricercatori, utilizzando le immagini fornite dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA, avrebbero anche identificato tre strutture che sembrano essere tubi di lava.

Hellas Planitia sembrerebbe offrire alcuni vantaggi: le sonde della NASA hanno dimostrato che sulla superficie marziana le radiazioni sono più intense ai poli. Hellas Planitia si trova vicino all’equatore  di tutti gli ambienti marziani, questo bacino da impatto è tra i più bassi a circa 7.152 metri di profondità.

Grazie alla sua profondità, Hellas Planitia gode di un maggiore spessore di atmosfera e la sua superficie viene raggiunta dal 50% in meno di radiazioni rispetto alle regioni ad alta quota di Marte.

Gli esploratori potrebbero aspettarsi circa 342 microsievert al giorno nel bacino, rispetto a 547 μSv / giorno altrove su Marte. È una dose molto più piccola, anche più alta di quella che è generalmente considerata sicura.

Nell’angolo nord-est di Hellas Planitia si trova l’Hadriacus Mons. Questa montagna si è formata milioni di anni fa a seguito di un’eruzione vulcanica.

Sulla Terra, i flussi di lava possono lasciare dietro di sé tunnel vuoti con pareti, pavimenti e soffitti induriti. È possibile individuare i segni della loro presenza osservando il territorio dall’alto: una linea di “crateri a cielo aperto” vicino a un vulcano inattivo racconta la storia di un tubo di lava che si è formato, drenato e poi parzialmente collassato in una sezione o nell’altra, creando dei veri e propri lucernari nella loro volta, come spiegano i ricercatori della Washington Academy of Sciences.

Studiando le immagini riprese dal Mars Reconnaissance Orbiter, i ricercatori hanno identificato diverse catene di crateri e altre prove della presenza di tubi di lava nei pressi dell’Hadriacus Mons. Secondo gli autori, le simulazioni suggeriscono che, grazie alla gravità inferiore, i tubi scavati dalla lava dovrebbero essere molto più grandi di quelli trovati sulla Terra.

Ulteriori vantaggi potenziali nel realizzare un insediamento nei tubi di lava dell’Hells Planitia potrebbe stare, secondo quanto scritto dai ricercatori, dalla possibilità di puntellare, sigillare e pressurizzare questi tubi, creando ambienti vivibili abbastanza grandi, dove potrebbero anche essere avviate coltivazioni.

Questi rifugi potrebbero offrire anche protezione da micrometeoriti, fluttuazioni di temperatura e sostanze potenzialmente pericolose nella polvere superficiale marziana.

L’idea dei tubi di lava come rifugio antiradiazioni per gli astronauti è stata testata sulla Terra utilizzando tubi di lava rinvenuti negli Stati Uniti. In base ai test effettuati, i tubi di lava hanno bloccato fino all’82% della radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre.

Lo studio è stato accettato per la pubblicazione dal Journal of Washington Academy of Sciences ed è già disponibile su e arXiv.

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