L’astrologia

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di Oliver Melis per Reccom Magazine

L’astrologia ha origini antichissime, i popoli primitivi iniziarono da subito a interrogarsi sul moto dei corpi celesti, dove i principali punti di riferimento erano il Sole, la Luna, Venere, Sirio e costellazioni come i due Carri, Orione e le Pleiadi, corpi e formazioni di stelle ben visibili. Tutte le civiltà del passato hanno studiato con attenzione i fenomeni celesti, creando una propria astrologia.

Storia e nascita dell’astrologia

Lo studio della volta celeste e dei corpi che vi si osservano e di tutti i fenomeni annessi, ha da sempre attirato l’interesse delle persone, e forse nel passato l’interesse nella conoscenza dei moti degli astri era ancora più forte. Tutte le società antiche hanno diretto i loro sforzi nello studio delle stelle, delle loro posizioni e dei loro movimenti.

Ogni civiltà antica ha sviluppato una propria astrologia, dando vita alle proprie interpretazioni e tradizioni che nel corso dei secoli, grazie allo scambio interculturale, si sono amalgamate e differenziate, portando a distinguere tre grandi branche: l’astrologia occidentale, l’astrologia cinese e l’astrologia indiana.



Astrologia e i Maya

I Maya osservavano scrupolosamente i corpi celesti ed erano in grado di prevedere i movimenti dei pianeti con estrema precisione ed è grazie ai loro studi astronomici, da cui derivò la loro astrologia, che essi erano in grado di prevedere l’inizio della stagione delle piogge, fondamentale per la loro agricoltura. Grazie allo studio degli astri individuarono i quattro punti cardinali, creando un calendario per le celebrazioni religiose e per la prosperità della loro economia.

I loro templi avevano 365 scalini, uno per ogni giorno dell’anno e costruirono le loro città seguendo il moto dei pianeti e delle stagioni.

Babilonesi ed Egiziani

L’astrologia babilonese e quella egiziana sono le antenate dell’astrologia occidentale moderna, quella che realizza gli oroscopi, basata sulla posizione dei corpi celesti del nostro sistema solare. Greci ed egizi associarono le divinità ai corpi celesti, e solo dal 1500 in poi fu possibile scoprire ed aggiungere le costellazioni dell’emisfero australe che sino ad da allora era rimasto nascosto.

Persiani e Arabi

Durante l’Alto Medioevo i Persiani e gli Arabi, svilupparono ulteriormente l’astrologia e l’astronomia con l’introduzione dell’astrolabio, uno strumento che permetteva di localizzare e calcolare la posizione dei corpi celesti, di determinare l’ora locale conoscendo la latitudine e viceversa. Esso per molti secoli fu il principale strumento utilizzato nella navigazione.

Astrologia e astronomia per lungo tempo sono state profondamente interconnesse, ma dopo l’introduzione del metodo scientifico hanno preso strade diametralmente opposte. Oggi l’astrologia è considerata dalla comunità scientifica una superstizione basata su una pseudoscienza.

La validità dell’astrologia

L’astrologia moderna e gli oroscopi si basano su 12 costellazioni ma i segni non sono 12 ma 13. Se si volessero essere precisi bisognerebbe infatti tenere conto della costellazione delll’Ofiuco, la costellazione che rappresenta forse il dio Apollo oppure Laocoonte, per i romani Esculapio che tiene con le mani un grosso serpente.

Chi, alcuni millenni fa, ha posto le basi dell’astrologia non era a conoscenza di un altro movimento, che avviene con una periodicità molto più lunga di quello che impiega la Terra a compiere una rivoluzione attorno al Sole.

Il movimento è quello dell’asse terrestre, quello cioè attorno a cui la terra ruota quotidianamente in poco meno di 24 ore. L’asse è inclinato, e l’inclinazione cambia cioè descrive una curva nel cielo, tornando al punto di partenza all’incirca ogni 26mila anni: un fenomeno chiamato precessione. Questo fatto non era noto nell’antichità,

Tenendo conto della precessione il percorso apparente del Sole lungo la volta celeste nel nostro 2015 cambia rispetto a quello che avrebbe osservato un babilonese o un greco antico. E questo ci fa capire che bisognarebbe cambiare anche le costellazioni o segni dello zodiaco.

Dalla creazione dell’astrologia a oggi sono cambiate molte cose e dopo millenni abbiamo una visione diversa dell’universo che ci ospita. Oggi sappiamo che la Terra ruota intorno al Sole e che le stelle non sono dei semplici punti fissi sulla volta celeste ma altrettanti Soli sparsi a diverse distanze dal nostro sistema solare e che insieme formano una gigantesca galassia chiamata Via Lattea, e che tutte le stelle, Sole compreso cambiano posizione in continuazione in tempi molto lunghi rispetto alla vita umana.

Le costellazioni, per la moderna astronomia non ricoprono nessun interesse, al massimo vengono considerate come dei punti di riferimento che si usano più per comodità che per tradizione, non avendo nessuna esistenza reale, sono solo formazioni immaginarie ottenute unendo gruppi di stelle solo apparentemente vicine.

Oggi noi vediamo l’universo con occhi diversi ma, nonostante le scoperte scientifiche di questi ultimi 100 anni, ancora molti si affidano alla superstizione credendo che pianeti e stelle influiscano sulla vita di tutti i giorni segnandone addirittura il destino D’altra parte la scienza si nutre di dubbi e di domande sempre nuove andando continuamente a ricercare risposte sempre più complesse e soddisfacenti mentre l’astrologia resta ferma, immutabile malgrado le evidenti falle messe a nudo proprio dal metodo scientifico.

Oliver Melis è owner su facebook delle pagine NWO ItaliaPerle complottare e le scie chimiche sono una cazzata

Per saperne di più:

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