Luoghi speciali da visitare per un viaggio nella storia

Il mondo è pieno di località particolarmente suggestive per un turista, vuoi sotto l'aspetto del divertimento, delle meraviglie naturali, culturali o archeologiche. Alcuni di questi posti sono poco conosciuti o ancora fuori dai grandi circuiti turistici e, per questo, ancora più interessanti e suggestivi

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Il mondo è pieno di località particolarmente suggestive per un turista, vuoi sotto l’aspetto del divertimento, delle meraviglie naturali, culturali o archeologiche. Alcuni di questi posti sono poco conosciuti o ancora fuori dai grandi circuiti turistici e, per questo, ancora più interessanti e suggestivi.

Oggi vi proponiamo alcune località da visitare che furono le culle di civiltà ormai scomparse da tempo, luoghi particolari e non sempre facilissimi da raggiungere ma che vale sicuramente la pena impegnarsi per vedere.

Angkor, in Cambogia

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L‘impero Khmer durò solo 500 anni, tra il 900 e il 1400, ma lasciò segni di sé in tutta la Cambogia. La sua capitale era Angkor: città che attorno al 1.200 dopo Cristo era abitata da quasi un milione di abitanti. Dopo la caduta dell’impero Khmer, la città iniziò a spopolarsi e nel giro di pochi secoli fu del tutto abbandonata. Oggi Angkor è un sito archeologico suggestivo, ricco di  templi di pietra e di testimonianze dello stile di vita di quei tempi lontani. È immersa nella giungla, posta a poca distanza da Siem Reap e può essere visitata autonomamente o con tour guidati. È raggiungibile  in bicicletta, in bus, in elicottero o a dorso di elefante.

Petra, in Giordania

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Petra è una città letteralmente scolpita nella roccia rossa del deserto, la cui esistenza ha assunto contorni di leggenda. Fu la sede del popolo dei Nabatei, che si stabilirono in questo luogo per controllare le rotte commerciali di oro, incenso, mirra e spezie. L’impero dei Nabatei durò 500 anni e fu inespugnabile fino alla conquista dei Romani. Dopo la caduta dell’impero romano, Petra fu dimenticata fino a quando non venne riscoperta dallo svizzero Johann Ludwig Burckhardt. Nonostante i danni provocati dall’ISIS durante le breve occupazione della città, Petra resta uno dei siti archeologici più interessanti del mondo: a breve torneranno i tour a cavallo o a dorso d’asino  fino all’imbocco del Siq, il canyon di arenaria che accede segretamente alla città, poi si prosegue a piedi tra pareti alte fino a 200 metri, fino al tesoro del faraone, il monumento dalla facciata scolpita, e al maestoso monastero. Simbolo di Petra è l’antica tomba di Aretas III, con figure della divinità e della mitologia, scavata nella roccia.

Cartagine, in Tunisia

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A nord di Tunisi sorgono le rovine di Cartagine, la città punica fondata dalla principessa Didone nell’814 a.C. che per alcuni secoli rivaleggiò con Roma in importanza e splendore e che dopo la distruzione voluta dai romani dopo la terza guerra punica fu ricostruita da Cesare. Secoli dopo furono gli arabi a raderla nuovamente al suolo. Gli scavi oggi sono raggiungibili con la metropolitana leggera scendendo alla fermata Carthage-Hannibal, a meritare sono le terme di Antonino, le cisterne, la chiesa Damous el Karita e il suo teatro.

Palenque, in Messico

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Nel mezzo della foresta ai piedi dei monti del Chiapas, nel Messico sudoccidentale, sorge il sito di Palenque, le cui prime costruzioni risalgono ad un secolo prima della nascita di Cristo. Qui sorse nel V secolo la civiltà Maya. Palenque, dal 1987 è Patrimonio Unesco,  ed è uno dei più importanti centri archeologici precolombiani con i suoi immensi palazzi, templi e le opere artistiche che sono la massima espressione dell’arte dei Maya.

Nevşehir, in Turchia

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Nel cuore dell’Anatolia turca, tra gole profonde e caverne anguste, si trova la Cappadocia. Terra d’origine dell’impero ittita, che rivaleggiò a lungo con la civiltà egizia, fu anche sede di numerose civiltà successive, vi furono romani e bizantini e numerose sono le testimonianze incise nella roccia delle civiltà che si alternarono in quest’area nel corso dei secoli. Per scoprirle bisogna attraversare tortuose gallerie che portano a segrete città sotterranee e alle oltre tremila case rupestri affrescate dai bizantini, abitazioni che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità.

Tra le città da non perdere Nevşehirù, capoluogo della regione, dove si rifugiarono monaci ed eremiti durante le prime incursioni musulmane; successivamente fu abitata da armeni nell’Xl secolo e da greci ortodossi che l’abbandonarono agli inizi degli anni Venti. Da visitare la moschea Ürgüp Taşkınpaşa Cami, costruita nel 1726 e il castello del XII secolo.

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