Roba da ricchi: il manzo di Kobe

0
3377
Indice
kobe
Manzo di Kobe

Chiunque ami la carne preparata alla brace ha un sogno proibito: il manzo di Kobe.

Parliamo di quella che è considerata la carne più buona, ma anche la più cara, al mondo. Il manzo di Kobe è un bovino con tanto di pedigree detto Wagyu (dal giapponese “wa”, Giappone, e “gyu”, bue), appartenente ad una razza dal mantello nero detta Tajima, allevata esclusivamente in Giappone secondo metodologie impensabili dalle nostre parti. Questi manzi, infatti, sono superselezionati e allevati evitando loro qualsiasi forma di stress. Alimentato, durante l’inverno. con fieno, crusca e derivati della soia, e, d’estate, con birra o sake per farla digerire meglio. questi animali dal mantello nero lucidissimo vengono coccolati e viziati dalla nascita alla morte, usufruiscono di massaggi giornalieri fatti con guanti speciali. questo speciale trattamento rende la carne marmorizzata, con una gran quantità di tessuto grasso ben distribuito nelle masse muscolari, caratteristica che la rende molto saporita. Attenzione, il manzo di Kobe deve essere snello e non deve pesare più di 470 chili. Anche le tecniche di macellazione devono seguire precisi standard dai quali è vietatissimo uscire.

Il valore della carne ricavata da questo manzo dipende dalla “marmorizzazione”: più è evidente, più il prezzo sale, con una scala che va da un minimo di 1 a un massimo di 12 striscioline bianche. Normalmente il costo è di 300 euro al chilo ma può arrivare anche fino a 1000.

In Giappone, normalmente, il manzo di Kobe viene cotto alla piastra e servito a fettine sottilissime. In Italia non è facile trovarlo, anche se comincia a vedersi in qualche ristorante giapponese, soprattutto a Milano e Roma.

 Anche le tecniche di macellazione seguono dei precisi standard dai quali è vietatissimo uscire.



Per evitare che il marchio “manzo di kobe” venisse copiato, il Giappone ha imposto rigidissimi parametri per la definizione: la produzione geografica deve essere circoscritta ad animali che siano stati allevati nella contea di Hyogo, i produttori devono essere iscritti ad uno speciale albo e la macellazione deve avvenire nello stessa zona dove i manzi sono nati e cresciuti. Anche sulla quantità di carne lorda che ogni animale genera ci sono dei parametri: se si superano i 470 chilogrammi non può essere definita carne di kobe.

kobe1 1024x566
Manzo di Kobe

Qual’è il modo migliore di cucinare una carne tanto cara quanto prelibata? La cottura alla griglia, rigorosamente al sangue, è sempre la scelta migliore, ricordandosi di non bucarla con il forchettone per non perdere i preziosi e gustosissimi succhi. L’idea le sarebbe mangiarla senza sale. È una carne tenera, gustosa e di un sapore impareggiabile dovuto al grasso distribuito uniformemente nel muscolo. Nonostante il grasso, questa carne ha un apporto di colesterolo decisamente inferire rispetto alle migliori carni rosse cui siamo abituati. Insomma, è un po’ dolorosa per il portafogli ma ottima per il palato e non fa danni alla salute.

 

 

Per chi volesse provarla, trovarla in vendita non è facile ma è possibile gustarla in alcuni ristoranti Giapponesi. A milano, per esempio, la si può trovare al Yazawa, nei pressi di Brera. In questo ristorante viene preparata secondo il sistema tradizionale Yakiniku, che è la griglia tipica usata in Giappone per preparare carne e verdure. Si può scegliere tra tre diversi menu in base al taglio di carne utilizzato. I prezzi vanno dai 120 ai 200 euro. A Roma la carne di Kobe si può trovare, ad esempio,  al Yakiniku di via del Pigneto o presso il Sakura in Piazzale Di Porta Pia.

Una tale delizia in grado di far tremare i polsi al consumatore medio. Vale la pena sostenerlo? Si, almeno una volta nella vita è uno sfizio che ci dobbiamo togliere. Perché si vive una volta sola.

Fonti: Braciami Ancora, Cosmopolitan

[amazon_link asins=’8866200735,B004L6GJYA,B016B4ALQG,B0002DF1P4′ template=’ProductCarousel’ store=’982430213536′ marketplace=’IT’ link_id=’008c9c55-1ead-11e7-af49-e74fd7243847′]

2