Scoperto un organismo che non respira

Questo è il primo organismo animale conosciuto privo di un genoma mitocondriale e di un modo per respirare

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Il parassita Henneguya salminicola è l’unica forma di vita sulla Terra che non respira.

Tutte le altre forme di vita multicellulari conosciute di cui gli scienziati hanno sequenziato il DNA possiedono alcuni geni respiratori ma Henneguya salminicola non ha nemmeno quelli, proprio non respira. Lo afferma un nuovo studio pubblicato il 24 febbraio sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences.

Un’analisi microscopica e genomica della creatura ha rivelato che, a differenza di tutti gli altri animali conosciuti, H. salminicola non ha un genoma mitocondriale – la piccola ma cruciale porzione di DNA immagazzinata nei mitocondri di un animale che include i geni responsabili della respirazione.

L’assenza di DNA mitocondriale è una novità biologica. Come molti parassiti della classe dei mixozoi – un gruppo di nuotatori semplici e microscopici lontanamente collegati alle meduse – H. salminicola potrebbe aver avuto qualche somiglianza con i suoi antenati gelatinosi ma si è gradualmente evoluto per non avere praticamente nessuno dei suoi tratti multicellulari.

Ha perso i loro tessuti, le loro cellule nervose, i loro muscoli, tutto“, ha spiegato a Live Science la coautrice dello studio Dorothée Huchon, una biologa evoluzionista dell’Università di Tel Aviv in Israele. “E ora scopriamo che ha perso la capacità di respirare“.



Questa alterazione genetica probabilmente rappresenta un vantaggio per i parassiti come H. salminicola, che prosperano riproducendosi il più rapidamente e il più spesso possibile, ha detto Huchon.

H. salminicola è relativamente benigno ma altri parassiti della stessa famiglia hanno infettato e spazzato via interi stock ittici, in pratica costituiscono una minaccia sia per i pesci che per i pescatori commerciali.

Quando viene visto spuntare dalla carne di un pesce in bolle bianche e trasudanti, H. salminicola sembra una serie di macchie monocellulari (si dice che i pesci infetti da H. salminicola abbiano “malattia della tapioca”). Solo le spore del parassita mostrano complessità. Viste al microscopio, queste spore sembrano cellule spermatiche bluastre con due code e un paio di occhi ovali simili ad alieni.

Questi “occhi” sono in realtà una specie di pungiglioni che non contengono veleno ma aiutano il parassita ad agganciarsi a un ospite quando necessario. Queste cellule pungenti sono alcune delle uniche caratteristiche che H. salminicola non ha abbandonato nel suo viaggio di ridimensionamento evolutivo.

Si pensa sempre che gli animali siano organismi pluricellulari con molti geni che si evolvono per essere sempre più complessi“, dice Huchon. “Qui vediamo un organismo che va completamente nella direzione opposta. Si sono evoluti per essere quasi unicellulari“.

Quindi, come fa H. salminicola ad acquisire energia se non respira? I ricercatori non lo sanno con precisione. Secondo Huchon, altri parassiti simili hanno proteine ​​che possono importare ATP (sostanzialmente, energia molecolare) direttamente dai loro ospiti infetti. H. salminicola potrebbe fare qualcosa di simile, ma per scoprirlo sarà necessario procedere ad ulteriori studi del genoma di questo bizzarro organismo.

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