SpaceX: i progetti della più innovativa azienda aerospaziale privata

SpaceX sembra avere l'intenzione di colmare le lacune della NASA, principalmente dovute ai continui cambi di politica ogni volta che cambia l'amministrazione statunitense. L'idea finale di SpaceX è semplice anche se costerà moltissimi soldi: portare gli umani su Marte e colonizzarlo.

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Quasi tutti, ormai, conoscono SpaceX, l’azienda aerospaziale fondata da Elon Musk, la primo al mondo capace di far atterrare verticalmente il primo stadio dei suoi razzi lanciatori e riutilizzarli per ulteriori lanci, abbattendo radicalmente i costi dei lanci spaziali.

Ma quali programmi ha SpaceX?

A leggere i giornali sembrerebbe essere addirittura in competizione con la NASA nel riportare gli uomini sulla Luna e poi andare su Marte e poi c’è tutta la storia di Starkink, la costellazione di 12.000 satelliti in corso di formazione che dovrebbe fornire internet ad altissima velocità in tutto il mondo ma che da tanto fastidio agli astronomi…

Insomma, l’ambizioso progetto di Elon Musk con la sua compagnia SpaceX non si limita all’idea di fare soldi portando in orbita carichi paganti ma punta ad una chiara accelerazione dell’esplorazione spaziale.

Vediamo quindi cosa ha fatto, cosa sta facendo e cosa intende quella che è, attualmente, la più importante compagnia spaziale privata del mondo.

Roba da fantascienza

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SpaceX sembra avere l’intenzione di colmare le lacune della NASA, principalmente dovute ai continui cambi di politica ogni volta che cambia l’amministrazione statunitense. L’idea finale di SpaceX è semplice anche se costerà moltissimi soldi: portare gli umani su Marte e colonizzarlo.



Anche se sembra folle, soprattutto per una compagnia privata, SpaceX potrebbe anche riuscirci: la NASA ha il problema di dover cambiare continuamente obbiettivi, ogni volta che cambia il presidente degli Stati Uniti. Dopo il lungo stop seguito alla chiusura, per ragioni economiche, del programma Apollo, il presidente Bush voleva che la NASA tornasse sulla Luna ma, quando fu eletto Obama, e la NASA dovette spostare la sua mira su Marte.

Una conseguenza di queste oscillazioni dei programmi è che i budget della NASA cambiano continuamente e, di solito, tendono a scendere. SpaceX, al contrario, prosegue coerentemente verso il suo obbiettivo, aggiungendo un nuovo tassello ogni volta che è possibile, questo ha consentito alla compagnia di Elon Musk di guadagnare slancio, competenza ed economia di scala nel corso degli anni.

Oltre al progetto di trasformare l’umanità in una specie multiplanetaria, SpaceX funge anche da fornitore di servizi di lancio, trasportando carichi paganti in orbita e alla Stazione Spaziale Internazionale e, nei primi mesi del 2020, comincerà anche a trasportare astronauti, sarà la prima volta dalla dismissione del programma Space Shuttle, avvenuta nel 2011, che astronauti torneranno ad essere lanciati nello spazio dal suolo degli Stati Uniti.

Ad oggi, SpaceX ha effettuato oltre 100 missioni di successo, con più 12 miliardi di dollari di contratti guadagnati.

Come azienda, uno dei suoi obiettivi è quello di ridurre i costi dei lanci spaziali, rendendo i viaggi nello spazio commerciali più economici e ci sta riuscendo riutilizzando le parti i primi stadi dei lanciatori.

Attualmente, la NASA e l’agenzia russa ROSCOSMOS sostengono, per ogni lancio, costi superiori di più del doppio rispetto a quelli effettuati da SpaceX con il il Falcon 9 Block 5. Ogni lancio di un Falcon 9 costa attualmente circa 62 milioni di dollari.

Nei prossimi anni, i lanci di SpaceX potrebbero diventare ancora più convenienti in quanto il team di Musk sta sviluppando un nuovo sistema di lancio pesante riutilizzabile, il cosiddetto SuperHeavy che, dopo avere lanciato la nuova Starship (ex BFR), rientrerà con i suoi mezzi al launchpad per un nuovo utilizzo quasi senza manutenzione. La sostenibilità è la chiave per i lanci spaziali commerciali come opzione praticabile ed economica. Perfino Tony Stark sarebbe impressionato.

La flotta di SpaceX

Proprio come Tony Stark, Elon Musk, definito da molti un visionario, è estremamente ambizioso, a volte troppo entusiasta. Il miliardario di origine sudafricana quando fondò la sua compagnia sperava di poter arrivare su Marte entro il 2010 ma poi ha imparato che il tempo necessario sarà più lungo. Nel frattempo, SpaceX si è dotata di una vera e propria flotta.

Il Falcon 9

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Il Falcon 9 è l’ultima evoluzione del primo razzo finanziato privatamente che raggiunse l’orbita terrestre nel 2008. Oggi affidabilissimo, questa iterazione a nove motori del Falcon 1 è il cavallo di battaglia di SpaceX, ha un contratto con la NASA per consegnare merci alla Stazione Spaziale Internazionale, ma effettua lanci di satelliti per molti altri clienti, sia aziende private che nazioni. Lo scorso anno ha anche lanciato il lander lunare israeliano che, purtroppo, si è schiantato sulla Luna in fase di atterraggio, un’operazione indipendente da SpaceX. È grazie al Falcon 9 che SpaceX guadagna gran parte delle sue entrate, con ogni rifornimento o lancio satellitare che costa milioni.

Mentre la maggior parte dei missili utilizzati dalle agenzie spaziali e dalle compagnie private ha un sistema di lancio sacrificabile, il Falcon 9 è parzialmente riutilizzabile. I primo stadio dopo il distacco, rientra nell’atmosfera e atterra in verticale. Non tutto il missile è ancora completamente riutilizzabile, ma è il primo passo verso la sostenibilità che è alla base delle ambizioni di SpaceX.

Il Falcon 9 ha anche un fratello maggiore, il Falcon Heavy. Lanciato per la prima volta nel 2018, il Falcon Heavy utilizza due ulteriori booster ai lati del Falcon 9, permettendogli di trasportare il maggior carico utile di tutti i veicoli spaziali attualmente operativi. Qualcuno ricorderà che nel lancio inaugurale il primo Falcon Heavy trasportò come carico utile fittizio la Tesla Roadster di Musk che poi fu lanciata in un’orbita che la porta periodicamente ad avvicinarsi a Marte.

La Starship

L’obbiettivo di Musk resta ancora quello di inviare esseri umani nello spazio e di diventare un pioniere dell’esplorazione spaziale, non vuole essere solo un attore del lancio di merci.

SpaceX sta per ottenere la certificazione al trasporto di esseri umani per la sua capsula Dragon 2 (Dragon Crew), così come questa è l’intenzione per la sua nuova nave spaziale, come ben ci rammenta il suo nome: Starship (astronave).

Attualmente, la Starship è in fase di sviluppo e test, con questa nave Musk spera di poter trasportare passeggeri umani nello spazio: la Starship porterà persone sulla Luna, su Marte e persino da un punto all’altro della Terra. I primo lancio della Starship per il trasporto di merci a pagamento è pianificato per il 2021, mentre per il primo viaggio circumlunare con passeggeri umani esiste una data indicativa per il 2023.

La capsula Dragon 2

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Questa unità di SpaceX è in grado di trasportare merci ed esseri umani. Questa capsula potrà essere riutilizzata dopo ogni missione.

L’ultima versione della Crew Dragon effettuerà il primo lancio con esseri umani a bordo nei primi mesi del 2020, forse entro febbraio.

I viaggi spaziali stanno arrivando

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Probabilmente ci vorranno ancora alcuni anni ma il progetto SpaceX rende questo sogno fantascientifico una possibilità reale nell’arco della nostra vita. Gran parte della tecnologia che Musk immagina e di cui ha bisogno per far funzionare le cose è ancora in fase di sviluppo ma le cose sembrano procedere bene.

Non sappiamo come saranno le colonie umane su Marte – forse sottoterra o sotto cupole pressurizzate – ma Musk ha più volte dichiarato che SpaceX esiste semplicemente per portarci fino a Marte e oltre.

SpaceX non è l’unico giocatore nella cosiddetta “corsa allo spazio”.

Sono molti i concorrenti che si stanno affacciando al mondo del riutilizzabile ed è probabile che tra qualche anno vedremo questi progetti in competizione spingersi a vicenda oltre l’orbita terrestre, verso i pianeti nel Sistema Solare.

Ci attendono tempi eccitanti.

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