Stonehenge: scoperte 2 antiche tombe

Scoperte tombe antiche e un misterioso recinto nei pressi di Stonehenge: il tutto durante la costruzione di un controverso tunnel stradale

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Scoperte due tombe antiche e un recinto nei pressi di Stonehenge, nel corso della costruzione di un controverso tunnel stradale. Tra le tombe portate alla luce una con i resti di un bambino risalente a più di 4.500 anni fa; uno strano recinto di terra; e ceramiche preistoriche, tra gli altri tesori sepolti.

Alcuni dei reperti potrebbero essere stati utilizzati da persone che costruirono il misterioso monumento neolitico e tutte le scoperte mostrano che la regione fu abitata da diversi popoli antichi per migliaia di anni. 

Scoperta a Stonehenge: il parere dell’esperto

“Collettivamente, [i reperti] ci consentono di costruire un’immagine sempre più dettagliata di ciò che le persone stavano facendo e di come vivevano nell’area intorno a Stonehenge”, ha detto a WordsSideKick.com Matt Leivers, archeologo consulente per Wessex Archaeology. 

Prima di iniziare il progetto da 2,4 miliardi di dollari per spostare una vicina autostrada sotterranea, le autorità britanniche hanno incaricato Wessex Archaeology di effettuare un’indagine approfondita sul terreno sopra di essa. 

Per fare questo, gli archeologi hanno camminato sui campi e creato trincee e fosse per testare resti archeologici e manufatti lungo la striscia di 3 chilometri in cui è pianificato il tunnel stradale, ha spiegato Leivers in una e-mail. 

Il team è stato guidato da rilievi aerei e ha utilizzato apparecchiature di rilevamento geofisico per cercare terreni disturbati da scavi e strutture nel lontano passato. 



Il tunnel della discordia

Sebbene il governo del Regno Unito abbia approvato il controverso tunnel di Stonehenge nel 2020, il progetto deve ancora affrontare sfide legali; gli avversari dicono che danneggerà uno dei paesaggi antichi più preziosi del mondo. 

Gli ultimi ritrovamenti sono stati effettuati durante gli studi preliminari dell’area, prima dei previsti 18 mesi di scavi archeologici completi che dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno. 

Secondo quanto dichiarato dal segretario dei trasporti Grant Shapps, la costruzione di questo tunnel andrebbe ad avvallare, con i suoi vantaggi, qualsiasi eventuale danno prospettato.

In effetti, gli oppositori sono preoccupati che il progetto causerà danni irreparabili al paesaggio antico e provocherà la perdita di migliaia di manufatti preistorici e resti archeologici. Tra le alternative proposte vi sono le tangenziali a sud del sito di Stonehenge che rimuoverebbero la maggior parte del traffico stradale dall’area.

Leivers ha detto che il tunnel che supera Stonehenge è la parte meno interessante del progetto dal punto di vista archeologico, perché il metodo proposto per perforare il tunnel in profondità nel sottosuolo non avrà alcun impatto su artefatti o resti vicino alla superficie

Le tombe del popolo Beaker

Le diverse tombe riportate alla luce ci permettono di conoscere un antico popolo locale vissuto qui migliaia di anni fa.

La civiltà Beaker, o dei “bicchieri” o, per dirla in maniera più raffinata, del “vaso campiforme”, che prende il nome dalla pratica di questa gente di seppellire i morti con vasi di ceramica a forma di campana. 

Il popolo dei Beaker viveva nell’Europa occidentale tra 4.800 e 3.800 anni fa, a partire dal periodo calcolitico, quando entrarono in uso i primi strumenti di rame. 

In una delle tombe, i ricercatori hanno trovato un semplice vaso accanto ai resti di un bambino, anche se rimangono solo le ossa dell’orecchio. Un’altra fossa nelle vicinanze contiene i resti di una donna morta a 20 anni, il suo corpo accovacciato attorno a una pentola o bicchiere relativamente decorata. 

Il team di ricercatori ha anche trovato un frammento di rame di un punteruolo o ago e un misterioso oggetto cilindrico di scisto, forse parte di un bastone o di una mazza, nella sua tomba.

Datazione delle tombe

Si pensa che entrambe le tombe abbiano circa 4.500 anni, il che le renderebbe all’incirca della stessa età delle “pietre blu” più piccole presenti nell’area e all’interno del cerchio principale di grandi “sarsens” di arenaria a Stonehenge.

Lungo il percorso del tunnel sono stati trovati anche depositi sepolti di altri manufatti antichi, tra cui vasi di ceramica, selci e corna di cervo che potrebbero essere stati usati per scavare. 

Stonehenge è stata costruita in un periodo di tempo molto lungo; anche le singole fasi della sua costruzione avrebbero potuto richiedere anni o decenni per essere completate”, ha detto Leivers. 

“È del tutto concepibile che le persone che hanno lasciato quelle cose o che sono state sepolte nelle vicinanze abbiano avuto un ruolo nella costruzione di Stonehenge”.

Cos’altro è stato scoperto

Le indagini preliminari hanno portato alla luce anche fossati a sud-est del monumento che potrebbero far parte di un forte dell’età del ferro conosciuto localmente come “Campo di Vespasiano” – dal nome del generale romano, poi imperatore, che guidò una forza militare nella zona durante il periodo dell’invasione della Gran Bretagna, dopo il 43 dC.

Nonostante questo, non ci sono prove che il forte avesse qualcosa a che fare con Vespasiano.

Gli archeologi hanno anche trovato uno schema di fossati sepolti a sud delle tombe che sembra formare un recinto risalente ad un periodo compreso tra la metà e la tarda età del bronzo, dopo circa 3500 anni fa, quando c’era un insediamento nelle vicinanze.

Leivers ha aggiunto che il team ha trovato grandi quantità di selce bruciata nel terreno circostante, forse indicando che lì si sono svolte attività rituali.

FONTI

Livescience.com

Londranews.com

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