Individuata atmosfera su un esopianeta simile alla terra

0
2142
There are many variations of passages of Lorem Ipsum available but the majority have suffered alteration in that some form by injected humour or randomised words which don\'t look even slightly believable. If you are going a to use a passage of Lorem Ipsum you need to be sure there isn\'t anything embarrassing.There are many variations of passages of Lorem Ipsum available but the majority have suffered alteration in that some form by injected humour or randomised words which don\'t look even slightly believable. If you are going a to use a passage of Lorem Ipsum you need to be sure there isn\'t anything embarrassing.
Indice

Secondo quanto riporta l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) sul suo sito web, sarebbe stata individuata un’atmosfera sull’esopianeta GJ 1132 b, a circa 39 anni luce dal Sistema Solare. Secondo gli astronomi è la prima volta che viene scoperta un’atmosfera su un pianeta simile alla Terra, sia per massa che per dimensioni

esopianeta
rappresentazione di esopianeta con atmosfera

La ricerca di vita su altri pianeti va avanti e un altro passo avanti è stato compiuto: Un team internazionale di studiosi coordinati dal Max Planck Institute for Astronomy ha comunicato di avere potuto avere evidenza della presenza di un’atmosfera su un esopianeta simile alla terra, chiamato GJ 1132 b, che orbita intorno alla nana rossa GJ 1132, nella costellazione delle Vele, a circa 39 anni luce di distanza dal Sistema Solare. Secondo quanto sottolineano gli autori della scoperta, è la prima volta che viene scoperta un’atmosfera su un pianeta simile alla Terra sia per massa, 1,6 volte quella terrestre, che per dimensioni, con un raggio pari a circa 1,4 volte quello del nostro Pianeta.

La scoperta è stata consentita dalle osservazioni effettuate con il telescopio di 2.2 m metri di diametro ESO/MPG, in Cile. i dati sono stati pubblicati su The Astronomical Journal. La tecnica è quella, consueta in questo tipo di ricerche, dell’analisi del transito dell’esopianeta davanti alla propria stella madre, su cui provoca piccole eclissi. Attraverso la misura della diminuzione della radiazione emessa dalla stella e assorbita dall’atmosfera dell’esopianeta durante il suo transito, una volta ogni 1,6 giorni, gli scienziati sono, infatti, riusciti a dedurre indirettamente la presenza della stessa atmosfera.

Il prossimo passo sarà lo studio della composizione chimica di quest’atmosfera, utilizzando strumenti come il James Webb Space Telescope, che sarà lanciato nel 2018. A caccia di possibili tracce della presenza di eventuali forme di vita. Uno degli interrogativi è, ad esempio, capire se GJ 1132 b  è un pianeta caratterizzato dalla presenza di acqua sulla sua superficie.

Crediti Foto: Max Planck Institute for Astronomy (MPIA)



[amazon_link asins=’B06XGF56LG,8851800413,B00Z4XT2NY,B01KTZY38U’ template=’ProductCarousel’ store=’982430213536′ marketplace=’IT’ link_id=’9f40a655-1bee-11e7-8343-b90df8fd6719′]

2