L’occhio inquietante del Vesuvio: uno dei vulcani più pericolosi della Terra

Nell’immagine rilasciata dallo Earth Observatory di Nasa, spicca la caldera sommitale del Vesuvio, ossia la grande depressione a forma di scodella che si forma quando un vulcano erutta e collassa

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Come una chiocciola adagiata sulla neve. Così appare il Vesuvio, uno dei vulcani più pericolosi del Mondo, nella recente immagine scattata dall’Operational Land Imager, lo strumento di telerilevamento a bordo del satellite Landsat-8 di Nasa.

Il Vesuvio: la bomba ad orologeria europea

Definito in un articolo di Nature come la “bomba a orologeria d’Europa”, il vulcano campano sembra in questo scatto avvitarsi scavando un proprio spazio vitale tra le nuvole.

Nell’immagine rilasciata dallo Earth Observatory di Nasa, spicca la caldera sommitale del Vesuvio, ossia la grande depressione a forma di scodella che si forma quando un vulcano erutta e collassa.

Un occhio che scruta attraverso l’unico buco ricavato dal vulcano nel bianco totale del cielo. Un contrasto e una proporzione che rendono l’immagine inquietante quanto la fotografia di un film di Hitchcock.

Più in alto, a nord del vulcano, è visibile anche la sezione circolare di una grande cresta montuosa che rappresenta il residuo del Monte Somma, un antico vulcano che un tempo si trovava nello stesso punto del Vesuvio, divorato poi dal crescere del suo successore.

Il Vesuvio è uno stratovulcano, ossia di forma conica, costituito dalla sovrapposizione di vari strati di lava solidificata e cenere accumulata da precedenti eruzioni. La più famosa è quella che ha distrutto e preservato contemporaneamente la città romana di Pompei, così come la vicina Ercolano, nel 79 d.C.



Secondo l’Osservatorio Nasa, in base all’analisi geologica degli strati di lava che lo circondano, in totale il vulcano campano ha avuto otto grandi eruzioni negli ultimi 17.000 anni. Ancora classificato come un vulcano attivo, qualsiasi eruzione futura avrebbe il potenziale di distruggere Napoli, città con più di 3 milioni di persone situata a 12 chilometri a nord-ovest del vulcano.

Il vulcano è rimasto stranamente inattivo dopo una piccola eruzione nel 1944, ma studi recenti suggeriscono che il Vesuvio potrebbe essere più pericoloso di quanto si pensasse in precedenza, il che ha suscitato un acceso dibattito sul rischio e l’entità di futuri disastri.

Le autorità locali devono affrontare il difficile compito di decidere come proteggere una vasta popolazione in caso di terremoti e altri segnali che preannunciano il risveglio del vulcano. “Non ci sarebbero precedenti moderni per un’evacuazione di questa portata”, afferma Giuseppe Mastrolorenzo all’Osservatorio Vulcano Vesuvio di Napoli. “Ecco perché il Vesuvio è il vulcano più pericoloso del mondo”.

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