Wernher Von Braun, l’uomo che sognò la Luna

Wernher von Braun si batté per portare a compimento un sogno: sviluppare la tecnologia necessaria a permettere all’uomo di navigare nello spazio e conquistare altri mondi

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Wernher von Braun, il padre della missilistica moderna ha contribuito a realizzare l’avventura più affascinante dell’umanità portando gli astronauti sulla Luna.

Wernher von Braun fin da bambino sognava di raggiungere le stelle.

Wernher Magnus Maximilian von Braun nacque il 23 marzo 1912 a Wirsitz, figlio del barone Magnus Freiherr e di Emmy von Quistorp.

La sua infanzia racconta la nascita della sua vocazione: “Quando avevo 12 anni rimasi affascinato dagli incredibili record di velocità stabiliti da Max Valier e Fritz von Opel.

Così tentai il mio primo esperimento pratico di razzo. Assomigliò al tentativo compiuto nel 1500 da un cinese di nome Wan Hoo.Wan Hoo voleva essere il primo uomo ad andare sulla Luna e per fare ciò legò ad una sedia 47 razzi; purtroppo Wan Hoo scomparve in una esplosione di fiamme e di fumo.



Il giovane von Braun installò alcuni razzi ad un carretto che però “mancandogli il coraggio e la determinazione di WanHoo” non aveva nessuno a bordo che lo governasse.

Il carretto partì attraversando le vie principali della sua città, “lasciando una scia di fuoco come una cometa”. Il giovane venne preso in custodia dagli agenti che lo consegnarono al padre.

In seguito, Wernher von Braun frequentò le scuole a Berlino e proprio in quel periodo nacque la passione per l’astronomia e per i viaggi interplanetari.

Lesse Die Rakete zu den Planetenräumen (Il razzo nello spazio interplanetario) di Hermann Oberth, testo che lo interesso a tal punto che l portò ad ampliare le sue conoscenze matematiche.

Fu sua madre a incitare il giovane von Braun a seguire le sue passioni regalandogli un telescopio con il quale il giovane si esercitava nell’astronomia, passione che sviluppò con le letture di J. Verne ed H.G. Wells che misero definitivamente le ali ai sogni di Von Braun sempre più certo della possinilità di esplorare lo spazio.

Nel 1929 entrò a far parte alla Società tedesca per i viaggi spaziali iniziando i primi esperimenti sui razzi, che attirarono l’attenzione della commissione tecnica del Reichswehr, l’esercito tedesco. Il primo Novembre 1932 iniziò a lavorare per l’esercitò tedesco sotto la guida di Walter Dornberger.


Lo stesso anno si diplomò in ingegneria aeronautica all’Istituto Tecnico di Berlino. Due anni più tardi portò a termine il dottorato in fisica con una tesi sui problemi teorici e applicativi della propulsione a razzo a combustibile liquido intitolata Konstruktive, theoretische und experimentelle Beiträge zu dem Problem der Flüssigkeitsrakete (Osservazioni costruttive e sperimentali intorno al problema della propulsione a razzo con combustibile liquido) che venne classificata come geheime Kommandosache (oggetto strategico segreto) e quindi non venne pubblicata.

In seguito, nel 1935 prese il brevetto di pilota e nel dicembre del 1934 il gruppo di Von Braun lanciò, dall’isola di Borkum, due razzi Aggregat-2, soprannominato “Max und Moritz” dal nome di due personaggi dei fumetti tedeschi. i due razzi arrivano a 2,5 chilometri di quota.

Nel 1935 entrò a far parte gruppo di ricerca missilistica dell’esercito dopo la chiusura della Società tedesca per i viaggi spaziali. Nel 1936 il gruppo di ingegneri guidato da Wernher von Braun abbandonò il sito di Kummersdorf e si trasferì a Peenemünde, località situata sul Baltico.

Nel 1937 Wernher von Braun divenne il direttore della base e insieme al suo gruppo si occupò della realizzazione dei primi missili a media gittata, a combustibile liquido e con esplosivo convenzionale (le famigerate V-1 e V-2). Il primo volo di una V-2 avvenne nell’ottobre del 1942. Queste armi furono poi impegnate per bombardare Inghilterra e Belgio.

Nel 1945, il 2 maggio, Wernher von Braun e Dornberger si arresero agli Alleati e insieme a circa 120 tra tecnici ed ingegneri, furono trasferiti prima a Fort Bliss, in Texas, poi a White Sands nel New Mexico.

Nel marzo del 1947 sposò Maria von Quistop una cugina di secondo grado.
Nel 1950 si stabilì a Huntsville, al Redstone Arsenal in Alabama e divenne direttore tecnico del programma dell’esercito per le armi balistiche, carica che mantenne sino al 1956.

von Braun nel 1952 presentò il primo progetto per l’esplorazione di Marte e un progetto per una stazione orbitante di 75 metri di diametro sulla rivista Collier’s.

E sempre lo stesso anno pubblicò Across the Space Frontier (New York: Viking Press). In questo periodo collaborò con Walt Disney a tre serie televisive sull’esplorazione spaziale, facendo conoscere i viaggi spaziali al grande pubblico.

Nel 1953 uscirono alcuni suoi libri Conquest of the Moon ( New York : Viking Press), Man on the Moon ( London : Sidgwick and Jackson ), e Mars Project ( Urbana : University of Illinois Press ). Nel 1955 ottenne la cittadinanza statunitense e l’anno dopo pubblicò Exploration of Mars (New York: Viking Press). Nel 1960 pubblicò First Men to the Moon ( New York : Holt, Rinehart and Winston) e nel 1966 History of Rocketry and Space Travel ( New York : Crowell)

Finalmente von Braun corona il suo sogno, lancia nello spazio nel 1958 l’Explorer I, il primo satellite statunitense. Il satellite venne lamciato con un missile della classe Juno I, un razzo a quattro stadi.

Due anni dopo, il 3 marzo 1959 un vettore della classe Juno II lanciò la sonda Pioneer IV, che per girò attorno alla Luna. Il 29 luglio dello stesso anno nacque la NASA , National Astronautics and Space Administration.

Un anno dopo divenne direttore del centro NASA di Redstone, carica che ricoprì fino al febbraio 1970.

Wernher von Braun e la Luna

Altri successi attesero Wernher von Braun, e intanto la conquista della Luna era sempre più vicina. Nel febbraio del 1960 venne lanciato con successo il missile a due stadi a combustibile solido Pershing e finalmente, nel luglio del 1969 il Saturno V, sviluppato dal gruppo di von Braun.

Il poderoso vettore a tre stadi, alto 110 metri e pesante 3000 tonnellate portò in orbita l’Apollo 11, la prima missione che portò due esseri umani sul nostro satellite. Tra il 1969 e il 1971 vettori Saturn V portarono un totale di 12 astronauti sulla Luna.

Nel 1970 Wernher von Braun divenne “Deputy associate administrator” della NASA, trasferendosi a Washington. Ma solo due anni più tardi, nel 1972, lasciò la NASA per “incompatibilità di ideali”, divenendo vicepresidente della Fairchild Industries, carica dalla quale si ritirò alla fine del 1976.

Nel 1975 aveva fondato il National Space Institute, associazione privata per la sensibilizzazione del pubblico sulle attività spaziali. Werner von Braun muore il 16 giugno 1977 ad Alexandria, in Virginia, per un tumore allo stomaco.

Wernher von Braun si batté per portare a compimento un sogno: sviluppare la tecnologia necessaria a permettere all’uomo di navigare nello spazio e conquistare altri mondi.

Il 22 giugno 1977, nel corso della cerimonia commemorativa alla Washington’s National Cathedral, il presidente degli Stati Uniti Carter ricordò von Braun come “un uomo dalle chiare visioni […]. Non solo per il popolo americano ma tutto il mondo ha avuto vantaggi dal suo lavoro“.

Wernher von Braun non era solo appassionato di scienza ma era anche un uomo di fede, Luterano convinto, nei suoi interventi e in diverse lettere parlò spesso delle sue idee religiose. “Per me, l’idea di una creazione non è concepibile senza invocare la necessità del disegno. Non si può essere esposti alla legge e all’ordine dell’universo senza concludere che deve esserci un disegno e uno scopo dietro tutto”.

Per lui il rapporto tra scienza e fede è riassunto in una sua frase: “Per me la scienza e la religione sono due finestre di una casa, attraverso le quali noi vediamo la realtà del Creatore e le leggi che si manifestano nelle sue creature.Tutto quello che la scienza mi ha insegnato —e continua ad insegnarmi— rafforza la mia credenza nella continuazione della nostra esistenza spirituale dopo la morte“.

Non possiamo negare che la vita del geniale scienziato Wernher von Braun non nasconda molte ombre per via della sua collaborazione con i nazisti, ma non possiamo neanche negare che le imprese spaziali della NASA siano state possibili grazie alle sue immense conoscenze e capacità tecniche.

Grazie a lui gli USA batterono sul tempo i sovietici superandoli dopo una lunga ed entusiasmante cavalcata spaziale.

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